Decreto crescita: via libera tra le tensioni del Consiglio dei ministri


Via libera del Consiglio dei ministri al Decreto Crescita: dall’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori al piano di rientro del debito pregresso del Comune di Roma ecco le novità

Via libera del Consiglio dei ministri al Decreto Crescita: dall’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori al piano di rientro del debito pregresso del Comune di Roma ecco le novità

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria e del Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, ha approvato, in seconda deliberazione, un decreto-legge che introduce misure urgenti per la crescita economica ed interventi in settori industriali in crisi.

In particolare, il testo del Decreto Crescita è stato integrato con norme che prevedono l’estensione del regime della “decommercializzazione” agli enti associativi assistenziali, rimodulano gli obblighi informativi relativi alle erogazioni pubbliche, disciplinano la possibilità per l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) di avvalersi dei servizi forniti da società in house, semplificano gli adempimenti per la gestione degli enti del terzo settore nonché i processi di programmazione, vigilanza e attuazione degli interventi finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), definiscono le modalità di ingresso del Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale sociale della newco “Nuova Alitalia”, disciplinano il termine per la rideterminazione dei vitalizi regionali, intervengono sulla gestione commissariale per il piano di rientro del debito pregresso del Comune di Roma, prevedono la cessazione della esimente penale per il complesso Ilva e determinano i requisiti per l’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori.

Castelli: “Nessun Salva Roma ma un bel Risparmia Italia”

“Stiamo lavorando per tutti i Comuni, da mesi, da quando abbiamo avviato un percorso di dialogo con tutte le Amministrazioni in difficoltà. Ognuno con la sua cura, perché, come ho detto anche nei giorni scorsi, ogni Amministrazione ha problemi differenti e noi dobbiamo intervenire in modo puntuale”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

“Nel Decreto Crescita non c’è nessun #SalvaRoma” ma un bel #RisparmiaItalia una norma, a costo zero, che chiude il commissariamento del debito della Capitale voluto dal Governo Berlusconi nel 2008. Così, i cittadini italiani e non solo quelli romani, risparmieranno 2,5 miliardi di Euro” ha aggiunto.

“Sono certa che in Consiglio dei Ministri ci sarà occasione per presentare tutto il lavoro fatto e che stiamo facendo sui Comuni, tra cui la norma interpretativa della sentenza della Corte Costituzionale per spalmare i debiti dei piani di riequilibrio in 20 anni, la sospensione della contabilità economico patrimoniale ai piccoli comuni, norme per consentire a CdP di rinegoziare e sospendere per 2 anni i mutui delle città capoluogo e di rinegoziare le anticipazioni per i pagamenti dei debiti della PA alle stesse, l’utilizzo del piano dismissioni Invimit sui beni delle grandi città ed una norma per migliorare il sistema di riscossione della tassa di soggiorno”.