Crac banche: rimborso diretto ai risparmiatori in base al reddito


Crac bancari, accordo tra il Governo e le associazioni dei consumatori: i risparmiatori truffati riceveranno un rimborso diretto in base a reddito e situazione patrimoniale

Crac bancari, accordo tra il Governo e le associazioni dei consumatori: i risparmiatori truffati riceveranno un rimborso diretto in base a reddito e situazione patrimoniale

Passa la linea del doppio binario sulla vicenda dei rimborsi ai truffati dalla banche. E’ quanto emerso oggi nell’incontro tra il premier Conte e le associazioni dei consumatori.

Nel dettaglio, uno dei due binari che premiano la linea del ministro dell’Economia Tria prevede il rimborso diretto ai risparmiatori vittime dei crac delle banche con reddito fino a 35mila euro o un patrimonio immobiliare inferiore a 100mila euro. Rappresentano circa il 90% dei richiedenti e avranno i tanto attesi rimborsi in automatico.

Per il restante 10% degli investitori più facoltosi è previsto un arbitrato semplificato,con analisi per gradi di categorie. Domani la questione dei risparmiatori delle banche in liquidazione si tradurrà in una norma inserita nel Decreto crescita all’esame del Consiglio dei ministri.

Codacons perplesso

Al termine dell’incontro tra il Governo e le associazioni dei risparmiatori sul delicato tema dei rimborsi, il Codacons esprime perplessità sull’esito della riunione.

“Il premier Conte ha confermato la volontà del Governo di procedere a indennizzi automatici per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro e un patrimonio immobiliare entro i 100mila euro, e il ricorso all’arbitrato per tutti gli altri,  ma rimangono alcuni paletti che giudichiamo un forte ostacolo a danno dei risparmiatori” spiega il Codacons.

“In particolare bocciamo sia il limite del 30% di indennizzo per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti, perché a nostro avviso il rimborso deve essere integrale, sia la volontà del Governo di non riconoscere ai risparmiatori interessi e rivalutazioni degli investimenti – espressamente chiesti dal Codacons al tavolo odierno – perché, secondo l’esecutivo, rallenterebbero le procedure di ristoro”.

Bene invece per il Codacons l’intenzione del Governo di tipizzare gli investimenti, creando categorie specifiche di casi allo scopo di velocizzare gli arbitrati.

“Occorre partire subito con l’erogazione degli indennizzi perché i risparmiatori attendono da 6 anni giustizia – afferma l’avv. Franco Conte, presidente Codacons Veneto presente all’incontro odierno –. Il nostro obiettivo, tuttavia, è di giungere a rimborsi che coprano il 100% delle perdite, perché il risparmio deve essere tutelato interamente e i paletti introdotti dal Governo non appaiono in alcun modo giustificati”.

UNC: soddisfatti del risultato

L’Unione Nazionale Consumatori, presente all’incontro a Palazzo Chigi appena concluso sul nodo degli indennizzi ai risparmiatori, ha accettato invece senza se e senza ma la proposta del Governo.

“Abbiamo detto si al doppio binario” afferma l’avv. Corrado Canafoglia, che rappresenta l’Unione Nazionale Consumatori nella cabina di regia del Mef.

“Viste le premesse, siamo sodisfatti del risultato ottenuto. Ora attendiamo i fatti” conclude Canafoglia.