Rc auto: il premio medio in Italia scende a 415 euro


Secondo il Bollettino Statistico IPER pubblicato da IVASS il premio medio delle rc auto è pari a 415 euro: il 50% degli assicurati paga meno di 372 euro e solo il 10% degli assicurati paga meno di 235 euro

Secondo il Bollettino Statistico IPER pubblicato da IVASS il premio medio delle rc auto è pari a 415 euro: il 50% degli assicurati paga meno di 372 euro e solo il 10% degli assicurati paga meno di 235 euro

Secondo il Bollettino Statistico IPER pubblicato da IVASS con le informazioni sull’andamento dei prezzi per la garanzia rc auto nel quarto trimestre 2018 il premio medio effettivamente pagato per i contratti stipulati o rinnovati nel periodo considerato è pari a 415 euro; il 50% degli assicurati paga meno di 372 euro e solo il 10% degli assicurati paga meno di 235 euro.

Nel 2018 è proseguito il trend di stabilizzazione dei prezzi; la variazione del prezzo medio su base annua è lievemente negativa (–0,5%).

I 415 euro del premio medio pagato si suddividono in 52 euro di imposte, 34 di contributo al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e 329 di premio netto. L’imposta sulla rc auto è costituita da un’aliquota compresa tra il 9 e il 16% sul premio imponibile, fissata ogni anno dalle province. Il contributo al SSN è pari al 10,5% sul premio imponibile.

L’effetto combinato della diminuzione del premio e dell’aumento delle aliquote ha comportato negli anni un aumento dell’incidenza della fiscalità sul premio pagato. A partire dal 2011 si registra, infatti, a livello provinciale un progressivo spostamento dall’aliquota intermedia (12,5%) verso l’aliquota massima (16%).

Il prezzo medio dei contratti stipulati dagli assicurati con età inferiore a 25 anni continua a essere particolarmente elevato: 740 euro (+78% rispetto alla media nazionale) ed è declinato in modo eterogeneo su base provinciale: a Napoli gli under 25 pagano un premio pari a circa una volta e mezza quello medio della provincia, mentre a Bologna pagano quasi il doppio.

Complessivamente, a livello nazionale, Napoli e Prato rimangono le province più costose (premio medio rispettivamente di 618 e 606 euro); Oristano e Aosta si confermano quelle più economiche (296 e 302 euro).

Codacons: per i neopatentati proseguono gli aumenti delle tariffe

Il lieve calo delle tariffe rc auto registrato dall’Ivass nel quarto trimestre del 2018 non vale per tutte le categorie di assicurati, e i neopatentati continuano a subire una stangata con forti incrementi dei costi delle polizze. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istituto.

“Dopo due incrementi trimestrali consecutivi del +0,6% e del +1,9%, negli ultimi mesi del 2018 le tariffe registrano un leggero calo di cui tuttavia non beneficiano i neopatentati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Dai dati Ivass emerge infatti come gli assicurati con una età inferiore ai 24 anni subiscano un rincaro delle tariffe del +1,6% su base annua, con una impennata dei costi per tale categoria, al punto che un neopatentato residente a Pistoia arriva a pagare la bellezza di 1.070,6 euro per assicurare la propria autovettura”.

“Permangono inoltre differenze abissali tra nord e sud Italia – prosegue Rienzi –. A Napoli una polizza Rc auto costa mediamente il 104% in più di Aosta: 618,5 euro contro i 302,2 euro di Aosta, nonostante il 55,5% dei contratti assicurativi stipulati a Napoli preveda l’installazione della scatola nera”.

UNC: benino, ma non basta

Secondo l’Ivass nel quarto trimestre il premio medio per la garanzia rc auto effettivamente pagato per i contratti stipulati o rinnovati è sceso a 415 euro (erano 419 nel trimestre precedente).

“Benino, ma non basta. Purtroppo, dopo i progressi consistenti degli anni passati, la flessione si è ridimensionata ed ora è ridotta ad un lumicino, attestandosi nel 2018 ad un insignificante -0,5%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.