A Firenze scenografie e costumi teatrali diventano una mostra


Si concludono 30 mesi di progetto europeo T.H.E.A.T.E.R.  Erasmus+ svolti a Firenze, a Parigi e a Plovdiv con uno speciale allestimento: le scenografie e i costumi diventano una mostra realizzata da 16 studenti internazionali

Si concludono 30 mesi di progetto europeo T.H.E.A.T.E.R.  Erasmus+ svolti a Firenze, a Parigi e a Plovdiv con uno speciale allestimento: le scenografie e i costumi diventano una mostra realizzata da 16 studenti internazionali

30 mesi di progetto europeo, 16 studenti universitari e tre città, Firenze, Parigi e Plovdiv, che li hanno ospitati. Si è appena concluso con una settimana di masterclass il progetto europeo T.H.E.A.T.E.R.  Erasmus+ e per l’occasione è stato realizzato l’originale percorso espositivo Sketches of instant art: live Masterclass and exhibition about arts and crafts, dell’Associazione OMA, insieme al Teatro della Toscana, a Fondazione Spazio Reale, alla scuola ENSAAMA (Francia) e a EYNCRIN, grazie al supporto di Giusto Manetti Battiloro SpA e visitabile a Spazio NOTA – Nuova Officina Toscana Artigianato (via dei Serragli 104, Firenze – dal 22 marzo al 22 aprile 2019 – lu-ve ore 9:00/13:00 – ingresso gratuito).

A presentarlo c’erano Benedetta Zini del Coordinamento OMA per la formazione, i tirocini e l’avviamento al lavoro, il Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti, Il Direttore Generale Fondazione Spazio Reale Elisabetta Carullo, e l’European Project Manager Euro Project Lab Alexandra Storari.

La mostra nasce dalla volontà di riunire i risultati delle attività svolte da 16 studenti durante tre laboratori pilota internazionali incentrati sul tema della scenografia e del costume teatrale indagato con tecniche innovative e materiali non convenzionali. Durante la quarta e ultima masterclass del progetto ci si è invece cimentati con metodi tradizionali per realizzare strutture alate in cartapesta dorata che costituiranno il fil rouge di tutte le precedenti lavorazioni.

È stato inoltre presentato il volume Tracce del Teatro Europeo del Novecento Visioni scenografiche e abiti di scena (Scenography and Stage Costumes in Twentieth-century European Theatre A selective overview) a cura di Adela Gjata.  Non solo mobilità per gli studenti, ma una grande opportunità di scambio internazionale sui mestieri del teatro in linea con gli obiettivi di innovazione dei sistemi di istruzione e formazione dell’Agenda Europa 2020, per la condivisione di tradizionali pratiche artigiane ancorate sì a memorie autentiche e gesti ancestrali, ma da preservare e valorizzare in chiave moderna. Questa stessa ottica è stata anche spinta per la ricerca storica incentrata sull’evoluzione della figura del costumista e dello scenografo nel corso del secolo scorso.

Il volume che costituisce la azione finale del progetto, narra i fermenti di rinnovamento che coinvolgono il Novecento teatrale e che danno nuova linfa alla scenografia e ai costumi, sia sul piano teorico che nel confronto diretto con la pratica. Spazi e abiti di scena diventano, nel corso del secolo, elementi drammaturgici significativi e strumenti di nuove esperienze espressive ed estetiche. Lo studio ripercorre attraverso un ricco apparato iconografico alcune linee guida che hanno segnato il teatro europeo contemporaneo. L’ultima parte del testo si focalizza sull’attività di alcuni rilevanti scenografi e costumisti italiani, francesi e bulgari, paesi partner del progetto T.H.E.A.T.E.R. Erasmus +.

“Siamo lieti di poter concludere questo progetto mettendo in mostra la creatività, l’impegno e il talento di questi giovani – afferma Luciano Barsotti, presidente dell’Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte -. L’esperienza internazionale che hanno avuto la possibilità di fare questi giovani è stata unica e altamente formativa. Con il volume realizzato vogliamo in qualche modo lasciare un segno forte e trasmettere nel tempo saperi e memorie che fanno parte della storia del teatro moderno”.

“Questa mostra è l’esito di un fecondo percorso all’interno dei mestieri del teatro – aggiunge Marco Giorgetti, Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana –  strada che la Pergola va percorrendo da molto tempo anche grazie alla collaborazione con OMA, e rientra alla perfezione nella visione di un autentico teatro europeo che ha caratterizzato nell’ultimo periodo le nostre attività internazionali”.