Sicurezza stradale: verso nuovi dispositivi obbligatori per le auto


Il Parlamento europeo ha approvato nuove misure per migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti. Le norme renderanno obbligatori alcuni dispositivi di sicurezza nelle nuove auto

Il Parlamento europeo ha approvato nuove misure per migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti. Le norme renderanno obbligatori alcuni dispositivi di sicurezza nelle nuove auto

Le strade europee sono le più sicure al mondo, con una media di 49 vittime di incidenti stradali per milione di abitanti, contro le 174 della media globale. Benché il numero degli incidenti stradali mortali in Europa si sia più che dimezzato negli ultimi due decenni, recenti studi mostrano che il calo ha subito uno stop, per cui c’è bisogno di ulteriori misure per migliorare la sicurezza stradale e salvare quante più vite è possibile.

Durante la seduta di plenaria del 13 marzo 2019, il Parlamento ha dato il via libera alle nuove norme che rendono i sistemi avanzati di sicurezza obbligatori in tutti i nuovi veicoli in commercio in Europa. Obiettivo della proposta è adeguare la legislazione esistente agli sviluppi tecnologici e alle recenti tendenze sociali, come l’invecchiamento della popolazione, alle nuove fonti di distrazione per i guidatori (soprattutto l’uso dei dispositivi elettronici mentre si guida) e all’aumento del numero di biciclette e dei pedoni sulle strade europee.

Cosa cambierebbe con i nuovi dispositivi

Tutti i nuovi veicoli dovrebbero offrire come dotazione di serie le tecnologie salva-vita. Ciò vuol dire che diventerebbero obbligatori dispositivi di sicurezza come il sistema di adattamento intelligente della velocità, che notifica al guidatore se si sta superando il limite di velocità attraverso la vibrazione del pedale dell’acceleratore. Il sistema di rilevazione dell’affaticamento del conducente le tecnologie anti-distrazione alla guida, che verificano se c’è un calo di attenzione da parte del guidatore, saranno anch’esse di serie; così come le luci di stop adattive per le frenate d’emergenza, che indicano ai veicoli che seguono se quello che li precede ha dovuto frenare d’improvviso attraverso il lampeggiamento delle luci di stop, e la telecamera posteriore, il dispositivo che tramite monitor o videocamera rileva la presenza di persone e oggetti durante la retromarcia evitando la collisione. Saranno inoltre obbligatori i sistemi per il monitoraggio della pressione degli pneumatici, che stimano i livelli di pressione delle ruote e avvertono il guidatore in caso di anomalie, i dispositivi alcolock, che evitano la guida in stato di ebbrezza poiché il guidatore sarà tenuto a soffiare nel dispositivo alcolock prima di poter avviare il motore, e il registratore di dati sugli incidenti, che registra i dati rilevanti prima, durante e dopo un incidente stradale.

Per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri sarà obbligatorio avere anche il sistema di frenata automatica di emergenza e i sistemi di avviso di deviazione dalla corsia di marcia (entrambi già obbligatori per gli autocarri). I veicoli commerciali pesanti e gli autobus dovranno invece essere dotati di dispositivi per l’ampliamento della visione diretta del conducente, così che questi possa vedere gli utenti vulnerabili della strada stando seduto sul sediolino e senza dover usare specchietti o videocamere, e di sistemi di segnalazione, che rilevano la presenza di ciclisti e pedoni nelle immediate vicinanze del veicolo.

I dispositivi obbligatori di sicurezza aiuterebbero gli autisti ad abituarsi alle tecnologie automatiche nei veicoli, facilitando così la transizione verso le auto senza conducente.

Le norme verranno negoziate con il Consiglio europeo prima di diventare effettive.

La sicurezza stradale in Europa, numeri e dati

  • Tra il 2001 e il 2017, il numero degli incidenti stradali mortali è diminuito del 57,5%
  • Le dinamiche del 95% degli incidenti stradali registrano il contributo dell’errore umano
  • I passeggeri auto costituiscono il 46% del numero totale di vittime degli incidenti mortali
  • L’altro 46% è rappresentato dagli utenti vulnerabili della strada – di cui il 21% da pedoni, il 14% da motociclisti, l’8% da ciclisti e il 3% da conducenti di motorini
  • I paesi dell’UE con i migliori punteggi per la sicurezza stradale: Svezia, Regno Unito e Olanda
  • I paesi dell’UE con i peggiori punteggi per la sicurezza stradale: Romania, Bulgaria e Croazia
  • L’Italia ha avuto un leggero peggioramento in termini di sicurezza stradale passando dai 54 morti per milione di abitanti del 2016 ai 56 dell’anno successivo
  • L’8% degli incidenti stradali mortali ha luogo sulle autostrade, il 55% su strade provinciali e il 37% nelle aree urbane
  • Quasi il 14% delle persone morte nell’UE in incidenti stradali avevano tra i 18 e i 24 anni, mentre solo l’8% della popolazione europea rientra in questa fascia d’età
  • Per via dei cambiamenti demografici, la quota delle vittime anziane (al di sopra dei 65 anni) è salita dal 22% nel 2010 al 27% nel 2017
  • Il 76% delle vittime della strada sono uomini, il 24% sono donne, mentre il 2% è rappresentato da persone al di sotto dei 15 anni