Otto giorni con il cinema coreano a Firenze


Dal 21 al 28 marzo al cinema La Compagnia il meglio della cinematografia coreana al Florence Korea Film Festival. In programma 45 titoli tra corti e lungometraggi, la maggior parte in anteprima, una mostra di poster e locandine di film coreani, uno spettacolo di Tip Tap e vari eventi collaterali

Uno dei film del festival, "Swing Kids"
Uno dei film del festival, “Swing Kids”

La nuova società coreana, tra le sue contraddizioni e i nodi irrisolti di una nazione apparentemente immersa nel benessere, il ritorno dei grandi maestri del cinema con gli ultimi lavori di Kim Ki-duk, Lee Chang-dong e Hong Sang-soo; i futuri distopici fotografati in pellicole come “Illang: The Wolf Brigade” o Human, space, time and human” e ancora i valori che legano le persone alla famiglia: sono questi alcuni dei temi e protagonisti del 17/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana contemporanea che si terrà dal 21 al 29 marzo al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour, 50/r) e al Buh! Circolo Culturale Urbano (via Panciatichi, 16) per il party di chiusura.

 

La manifestazione quest’anno propone un ricco programma con 45 titoli tra corti e lungometraggi, premiati nei festival di tutto il mondo con anteprime, incontri con gli autori, una mostra, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome di Jung Woo-sung, star coreana e interprete tra i più amati in patria, omaggiato da una selezione di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico. L’attore, insieme al regista Kim Jee-woon presenterà venerdì 22 marzo, l’ultima pellicola di cui è protagonista, il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (2018) del regista Kim Jee-woon che sarà presente in sala per rispondere direttamente alle domande del pubblico. Ambientato in un distopico futuro nel 2029, un’organizzazione terroristica chiamata la Setta, contraria alla riunificazione delle due Coree, comincia ad affermarsi. Per contrastarla il governo formerà un’unità speciale di sicurezza chiamata “uomini lupo”.

 

La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association che celebra il cinema sudcoreano, è organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Confesercenti Firenze, Publiacqua e KOFICKorean Film Council, e inaugura l’ottava edizione della Primavera Orientale.

 

Ha dichiarato Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana: “Grazie al Florence Korea Film Fest Firenze e la Toscana sono diventati un punto di riferimento nelle relazioni con la Corea del Sud. Non posso dimenticare come Riccardo Gelli, direttore artistico del Florence Korea Film Festival, ‘concepì’ questo festival diciassette anni fa. Gelli e i suoi collaboratori seppero guardare lontano, proponendo a Firenze quella che oggi è una rassegna di grandissimo interesse per tutta Italia e persino per l’Europa. Il cinema come specchio di una società in continua evoluzione è lo strumento attraverso il quale conoscere la cultura, i costumi e le evoluzioni sociali che vive un paese come la Corea. Oggi che tutti i riflettori sono accesi su Firenze, come rappresentante della Regione Toscana, mi sento particolarmente coinvolto e orgoglioso perché quel festival che venne concepito 17 anni fa è diventato qualcosa di molto importante”.

 

APERTURA E CHIUSURA

La prima italiana di “Swing Kids” del regista Kang Hyoung-chul, che per l’occasione sarà presente in sala inaugurerà la 17/ma edizione del Festival.  Musica, danza e amicizia sono i protagonisti di questa pellicola, un divertente e commovente musical ambientato nel 1951  durante la Guerra di Korea. Nel campo di prigionia di Geoje il sergente Jackson viene incaricato di formare un corpo di ballo per tenere alto il morale dell’esercito. I ballerini che vengono scelti per un numero di tip tap sono il soldato cinese Xiaofang, il sudcoreano Kang Byung-sam, la civile Yang Pan-rae. A loro si unisce anche il talentuoso prigioniero nordcoreano Ro Ki-soo. La serata di chiusura sarà invece dedicata a “Beautiful Days”, esordio al genere fiction del documentarista Jero Yun, sulla toccante vicenda di una rifugiata nordcoreana costretta ad abbandonare il marito e il figlio. La pellicola drammatica (che ha aperto il Busan International Film Festival nel 2018) racconta di Zhenchen, adolescente che va alla ricerca di sua madre, che lo aveva abbandonato in Cina con il padre quando lui era ancora molto piccolo, fuggendo dalla Corea del Nord, costretta a seguire un uomo con il quale aveva un debito da saldare.

 

OMAGGIO A JUNG WOO-SUNG

Alternando una strepitosa carriera cinematografica (interprete di ruoli divenuti iconici come il giovane arrabbiato e confuso di “Beat”, l’amante schiavo del suo stesso desiderio in “Scarlet Innocence”, il poliziotto risucchiato nella discesa nell’inferno di “Asura: The City of Madness” e, più recentemente, il gelido militare votato alla sua causa di “Illang: The Wolf Brigade”) a un profondo impegno umanitario, che lo vede dal 2015 insignito del titolo di Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNHCR, Jung woo-Sung sarà l’ospite speciale della 17/ma edizione. L’attore, conosciuto anche in Asia per i suoi film e famoso anche in Giappone sarà inoltre omaggiato da una selezione di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico: dal dramma generazionale “Beat” (1996) di Kim Sung-su al sentimentale “A Moment to Remember” (2004) campione di incassi al botteghino passando per il thriller erotico “Scarlet Innocence” (2014) di Yim Pil-sung al fianco della modella e attrice Esom, fino al più recente film d’azione “Asura: The City of Madness” (2016) diretto da Kim Sung-su, cui segue il crime a sfondo politico “The King” (2017) di Han Jae-rim e il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (2018) del regista Kim Jee-woon. L’attore sarà presente in sala la sera del 23 Marzo con la consegna da parte del direttore Riccardo Gelli del “Florence Korea Film Fest Award” e del “Pegaso della Regione Toscana” da parte del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.

 

FOCUS K-SOCIETY

Tra le novità di questa edizione troviamo il focus K-Society, 4 pellicole che esplorano la società coreana presentando tematiche come il bullismo nell’ambiente scolastico, il mondo LGBT, la precarietà nel mondo del lavoro e le violenze di genere sui minori. “After my Death” di Kim Ui-Seok, indaga la disparità tra i più deboli e i più forti sottolineando la crudeltà dei ragazzi durante l’adolescenza, in un contesto scolastico iper competitivo (23/03); la discriminazione e l’omosessualità vengono affrontati in modo leggero e divertente nella commedia romantica “Two Weddings and a Funeral” di KimJho Kwang-soo, dove una coppia di amici omosessuali (un ragazzo e una ragazza) decide di sposarsi, per poter mantenere il loro orientamento sessuale segreto ai loro genitori e ai colleghi (25/03). Le ingiustizie del sistema di lavoro coreano e il duro trattamento riservato alle donne nella società sono al centro di “Cart”, pellicola di Boo Ji-Young che ha avuto la sua première internazionale al Toronto International Film Festival e che racconta delle vite dei dipendenti part-time di un grande supermercato che si uniscono per protestare contro lo sfruttamento dell’azienda in vista di imminenti licenziamenti (28/03). Infine segna il debutto alla regia della sceneggiatrice Lee Ji-Won “Miss Baek”, lungometraggio basato su una storia vera, che ruota intorno al serio problema sociale degli abusi sui minori, in cui una donna, vittima di soprusi fin da tenera età non riesce ad aprirsi con gli altri. Il suo incontro con una ragazzina vittima di violenza domestica che le ricorda il suo passato le cambierà la vita (24/03).

 

ORIZZONTI COREANI, INDEPENDENT KOREA E NOTTE HORROR

Tra i titoli principali della sezione Orizzonti Coreani, dedicata ai film di maggior risonanza prodotti in Corea, spicca “Burning” (24/03) dramma psicologico che segna il ritorno del maestro Lee Chang Dong, che oltre a essere uno dei più rappresentativi autori del cinema sudcoreano contemporaneo, ha ricoperto la carica di Ministro della Cultura e del Turismo dal 2003 al 2004. Basato sul racconto “Barn Burning” di Haruki Murakami la pellicola racconta di Jong-su e della sua diffidenza nei confronti di Ben, un amico della ragazza di cui è invaghito che si accresce quando lui gli confida che il suo passatempo è incendiare serre abbandonate. Si basa quasi interamente sul concetto di oltrepassare il limiteHuman, space, time and human” (25/03) del regista visionario Kim Ki-Duk, che sfida la sensibilità degli spettatori esplora i confini dell’umanità e della moralità seguendo le vicende di vari personaggi in viaggio su una nave; “The Witch: Part1. The Subervision” (26/03) scritto e diretto da Park Hoon-jung che mescola action e mistero; si concentra sulla poesia dei rapporti umani “Hotel by the river” (24/03) pellicola del regista Hong Sang-Soo, considerato uno dei più affermati autori del cinema coreano contemporaneo grazie al suo inconfondibile stile intimista che racconta dell’incontro di un anziano e una giovane donna in crisi d’amore; l’action “Golden slumber” del regista No Dong-Seok, sulle vicende di un fattorino che dovrà correre per salvarsi la vita dopo essere stato ritenuto responsabile di un’esplosione che ha causato la morte di un candidato alla presidenza; spazio al genere thriller con la pellicola del regista Kim Tae-gyoon dal titolo “Dark figure of crime”(24/03) ispirato a una storia vera sul feroce confronto psicologico tra un detective e un killer che ha confessato diversi omicidi; la rabbia si mescola alla suspanse in “Seven years of night” (26/03) pellicola di Choo Chang-min che racconta di un uomo che trama vendetta contro il figlio dell’omicida di sua figlia per un periodo di sette anni. Da non perdere anche il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (22/03) del regista Kim Jee-woon che sarà presente in sala per ricevere “il premio alla Carriera del Florence Korea Film Fest” e per presentarlo insieme all’attore Jung Woo-sung; presentato fuori concorso al Festival di Cannes nel 2018 “The Spy Gone North” (23/03) di Yoon Jong-Bin è la storia di un fedele agente segreto sudcoreano che viene coinvolto in un pericoloso vortice politico tra le classi dominanti tra le due Coree.

Il cinema indipendente, all’interno della sezione Independent Korea, che ospita lavori di giovani e talentuosi registi esterni alla grande distribuzione, sarà rappresentato  con tre opere dall’identità molto eterogenea. “Clean Up” (22/03) del regista Kwon Manki incentrato fra malinconia e volontà di redimersi; la determinazione di affrancarsi dalla propria situazione sociale viene portata all’estremo in “Nailed” (27/03), debutto della regista Ha Yoon-jaeI che sarà presente al Festival; un pastiche visivo, avvolto nel misterioso e incentrato sul tema della revenge è alla base di “The Uncle” (28/03) con la regia affidata a Kim Hyoung-jin. Da non perdere anche l’appuntamento annuale col brivido con la Notte K-Horror, consueto appuntamento per gli amanti del genere che porterà a Firenze “Gonjam: Haunted Asylum” (27/03) pellicola agghiacciante ambientata in uno dei luoghi che, leggenda vuole, siano tra i più infestati del mondo. Jung Bum-Sik alza l’asticella della sperimentazione registica aggiungendo all’espediente del found footage quello dei fenomeni paranormali in diretta live e delle riprese effettuate con la tecnica del point of view.

 

CORTO, CORTI

Il Florence Korea Film Festival, da sempre attento alla novità, anche quest’anno presenta una nutrita sezione di cortometraggi capaci di spaziare fra i più svariati generi che vanno dalla fiction all’animazione, selezionati in collaborazione con Asiana International Short Film Festival e Seoul International Estreme Short Image & Film Festival. 17 i titoli in cartellone: “404 Not Found” di Uhm Ha-Neul, incentrato sulla musica come ricordo di tragedia, di un amore passato e di occasione persa; “Audition” di Kim Seul-Ki che racconta di Ung-bi Bak, il quale per ottenere un ruolo in un film dovrà piangere. Il compito si rivelerà più arduo del previsto; “Coming of Age” di Oh Jung-Min, storia di una studentessa universitaria di Seoul che riceve l’inaspettata visita della madre annunciandole il suo desiderio di viaggiare da sola per il mondo per vivere pienamente la sua vita; “Morning of the Dead” di Lee Seung-Ju segue la vita di Sung-jae che decide di vendere la sua collezione di mille dvd, e troverà una ragazza decisa a comprarli tutti; “The Levers” corto animato dai risvolti inquietanti di Kim Bo-Young dove un ragazzo accetta un’offerta di lavoro da uno sconosciuto per strada. Tutto quello che deve fare è tirare alcune leve mentre ascolta la sua musica preferita; “Soh” corto sperimentale di Seo Bo-Hyung, che sarà ospite del festival, una ragazza che dopo aver assistito alla morte del suo compagno di stanza, rilascerà una dichiarazione a  un detective; emozioni e ricordi sono i protagonisti di “Passing over the Hill”, del regista Bang Sung-Jun la storia di una madre che va alla ricerca dei resti del figlio, morto in giovane età, attraverso le persone e i luoghi che lui frequentava; ancora animazione con “Jeom” di Kim Kang-Min, racconto di un padre e un figlio legati da una strana voglia sul fondo schiena; è la storia di una ragazza che cerca di guadagnare dei soldi per pagare la tariffa della sala studio quella descritta in “A Silent Dancing” di Gim Yu-ra; una normale corsa sull’autobus si trasforma in un pedinamento e il pedinamento in pazzia nel corto “Bus” di Lee Gwang- Jin; il mondo di una brava ragazza ben educata cambia quando decide di non tacere più nel corto “Good girl” di Jeong Ji-Hye; un ritorno alle origini o la fine di tutto? Questo l’interrogativo alla base di “How to paint your Rainbow” di Erick Oh; parla di amicizia all’interno della scuola “Setting Ties” di Figueriredo Rui; una banda di pinguini compie atti orribili seguiti da un occhio che vede tutto nel corto del regista Lee Sang-Hak dal titolo “Ship of Fools”; le riprese di un film e la ricerca del sonoro perfetto di trasformano in una storia d’amore in “The Ambience” primo cortometraggio del regista Hwang Se-Yeon; l’odissea nello spazio vista attraverso gli occhi di un coniglio “The Bunny Odyssey” di Yoon Tae-Rang; è la storia di un ragazzo e la sua dipendenza dal ramen quella narrata in “The Last Ramen” di Park So-Won e infine “White Devil; Taxi Driver on Friday Night” adrenalinico corto di Park Seung-Won.

 

K-VIRTUAL REALITY EXPERIENCE

L’ultima frontiera del cinema per la prima volta al Florence Korea Film Fest con una sezione di titoli carichi di suspense per introdurre l’esperienza della Virtual Reality. Attraverso lo speciale visore VR Gear con Controller e con la tecnologia del Samsung S9+ sarà possibile vivere la storia dal suo interno, guardare e muoversi in tutte le direzioni arrivando a una stupefacente percezione della realtà virtuale. Nei titoli in programma: “An Obituary”; “Eyes in the red wind”; “Bloodless” di Gina Kim vincitore del premio Best VR Story alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017 e “Space X Girl”.

 

MASTERCLASS CON JUNG WOO-SUNG E KIM JEE-WOON

Anche quest’anno il Florence Korea Film Fest offrirà un momento di incontro tra pubblico, studiosi,  appassionati e ospiti del festival. Per questa edizione 2019 la masterclass sarà animata dalla doppia presenza dell’attore Jung Woo-Sung e del regista Kim Jee-Woon. Insieme per la prima volta sul set nel 2008 con The Good, The Bad, The Weird a distanza di 10 anni hanno rinnovato la collaborazione in Illang: The Wolf Brigade presente nel programma del Festival. A ripercorrere le tappe fondamentali della loro carriera e del loro successo in relazione al sempre più costante affermarsi della cinematografia sudcoreana nel mondo saranno presenti Caterina Liverani, curatrice della retrospettiva dedicata a Jung Woo-Sung, il Professor Luigi Nepi e Claudia Porrello, del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (ingresso 5€ per il pubblico; gratuito per studenti e gli accreditati previa prenotazione).

 

EVENTI COLLATERALI

Ad arricchire la manifestazione, mostre, eventi e spettacoli organizzati nell’ambito del Florence Korea Week, settimana dedicata alla cultura del Paese del Calmo Mattino.

Dal 20 marzo al 30 marzo allo IED, Istituto Europeo di Design (via Maurizio Bufalini, 6r) sarà allestita la mostra “100 anni di cinema coreano” un’esposizione che raccoglie trenta manifesti e locandine dei film realizzate per i registi più amati e conosciuti, tra cui altri Park Chan-wook, Kim Ki-duk, Bong Joon-ho, Lee Chang-dong e gli attori fotografati nei ruoli più iconici, per celebrare l’importante anniversario di una delle cinematografie più amate nel mondo la cui diffusione in Italia è profondamente legata a Firenze e al suo Festival, organizzato dal 2003 dall’Associazione Culturale TAEGUKGI Exchange of Tuscan and Korean Cultures (inaugurazione mercoledì 20 marzo ore 18.00, ingresso libero, visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 20.00). Giovedì 21, durante la serata inaugurale, i Tuballoswing, associazione culturale e scuola di ballo swing si esibirà sul palco del festival con una performance ispirata al film d’apertura “Swing kids”.

Inoltre, dal 22 al 28 marzo alle ore 16.00, al cinema La Compagnia sarà possibile provare gli abiti tradizionali coreani “hanbok”, il tipico abito da cerimonia coreano

Chiusura giovedì 28 marzo alle 20.00 al Cinema La Compagnia con una perfomance di break-dance che vede protagonisti sul palco i Seoul City B-Boy (Gamblerz Crew), una compagnia di ballo di Seoul composta da ballerini B-boy che in 15 anni hanno vinto circa 40 competizioni a livello mondiale, sono il primo e unico gruppo di ballerini coreani ad aver vinto per due volte la competizione internazionale di break-dance “Battle of the Year” tenutasi in Germania e ad aver trionfato in gare contro gli Stati Uniti, dove ha avuto origine la B-Boy dance. Seoul City B-Boy replicheranno la loro performance venerdì 29 alle21.00 durante il party coreano al Buh! Circolo Culturale Urbano in via Panciatichi, 16 (ingresso libero con tessera dell’associazione).

 

LA GIURIA

La giuria, presieduta dall’attrice, sceneggiatrice e regista Emanuela Mascherini, sarà inoltre composta da: Silvia Minelli, direttore organizzativo del Florence Queer Festival; Michele Baldini, collaboratore della rivista Lungarno, esecutivo del Centro Cinema Fratelli Taviani e presentatore del Rock Contest di Controradio; Federico Frusciante, musicista e critico conosciuto per i suoi dissacranti e schietti video su Youtube che spaziano da recensioni cinematografiche a consigli letterari e musicali e Roberto Pecorale, docente di lingua e cultura cinese.

 

IL PREMIO

Dopo ogni proiezione il pubblico in sala sarà chiamato a esprimere il proprio parere sul film appena visto all’interno delle sezioni Independent Korea e Orizzonti Coreani, per conferire al più votato l’“Asiana Airlines Audience Award”. La giuria del festival inoltre valuterà le opere delle medesime sezioni per assegnare il “Festival Critics Award”. Le pellicole vincitrici saranno annunciate in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione, giovedì 28 marzo alle 20.30 al cinema La Compagnia.