TAV, il Codacons presenta esposto all’Anac


Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Autorità Anticorruzione in relazione all’analisi costi-benefici sulla TAV condotta dal Prof. Marco Ponti

Il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Autorità Anticorruzione in relazione all’analisi costi-benefici sulla Tav condotta dal Prof. Marco Ponti

Nuova grana per il Governo giallo-verde sul fronte della TAV. Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto all’Autorità Anticorruzione in relazione all’analisi costi-benefici condotta dal Prof. Marco Ponti, denunciando la situazione di potenziale conflitto di interessi dello stesso Ponti il quale, secondo l’associazione dei consumatori, avrebbe dovuto astenersi dall’incarico.

Si legge nell’esposto del Codacons: “Ciò che salta agli occhi è come il punto di vista netto del Capo della Commissione, il Prof. Marco Ponti, sulla rete ferroviaria italiana fosse già noto da tempo anche ai Ministri che lo hanno incaricato della redazione della valutazione costi-benefici per la TAV. Tra i vari articoli di stampa cattura l’attenzione in particolare uno del 19 agosto 2017 in cui si analizza il saggio scritto dal Prof. Ponti in cui lo stesso manifesta apertamente la propria posizione sulle ferrovie. Non a caso l’articolo è intitolato: “Il processo di Marco Ponti alle ferrovie: «Sono un colossale spreco di soldi e sono il passato»”. Si legge che: “Marco Ponti, decano dell’Economia dei trasporti, in un libro decide di spiazzare tutti: il futuro è la gomma, mentre le ferrovie sono il passato, sono meno ecologiche di quanto si pensi e sono costosissime.” E ancora: “Il professore del Politecnico, però, si affida ai numeri e di contro-analisi in contro-analisi (soprattutto su Lavoce.info), è diventato un punto di riferimento per chi si oppone alle grandi opere, spesso in nome di un ambientalismo di bandiera e di un’idea economica di “decrescita felice””

Quindi, già a far data dall’anno 2017, era chiaro a tutti come il Prof. Marco Ponti fosse un esponente dell’opposizione alle grandi opere, prediligendo la circolazione su “gomma”. Inoltre nel curriculum vitae del Prof. Ponti si legge che dal 2009 è membro del Comitato Scientifico di Federtrasporto (Confindustria) della WCTRS (Wold Conference of Transport Reserch Society), nonché amministratore di diverse società di trasporto e di ingegneria”.

Essendo chiara la posizione del Prof. Ponti contro la rete ferroviaria, ed essendo noti i suoi incarichi istituzionali collegati a società di autotrasporti, per quale ragione il Governo ha scelto proprio costui per la redazione dell’analisi costi benefici sulla TAV? – si domanda il Codacons.

L’associazione ha dunque chiesto all’Anac di accertare l’eventuale conflitto di interessi in capo al Prof. Ponti, alla luce dell’art. 6 bis della Legge 241/90 secondo cui “Il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale”.