Paesi del Mediterraneo si accordano per tutela aree marine


L’Italia firma accordi con Algeria, Tunisia, Albania e Slovenia per la gestione delle aree marine specialmente protette presenti nel Mediterraneo

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Sostenere la collaborazione tra Paesi del Mediterraneo (Italia, Algeria, Tunisia, Albania e Slovenia), aree marine protette e società civile  per la gestione sostenibile ed efficiente delle Aree marine specialmente protette d’importanza mediterranea (Aspim). E’ questo uno degli obiettivi principali del programma “Sviluppare e rafforzare una gestione efficace delle Aree specialmente protette d’importanza mediterranea”, finanziato dal ministero dell’Ambiente e lanciato a Pineto, nella sede dell’area marina protetta “Torre del Cerrano”.

Quattro gli accordi di gemellaggio conclusi e firmati durante l’incontro:

  • tra l’Aspim Karaburun-Sazan, in Albania, e l’Aspim di Torre Guaceto;
  • tra l’Aspim delle isole Habibas, (Algeria) e quella di Tavolara-Punta Coda Cavallo;
  • tra l’Aspim di Strunjan, in Slovenia, e l’area marina protetta di Torre di Cerrano;
  • tra l’Aspim delle isole Kneiss (Tunisia) e l’area marina protette delle isole Egadi.

Il programma di gemellaggio delle Aspim, gestito dal Piano di azione per il Mediterraneo delle Nazioni Unite di cui il Centro di attività regionale per le aree specialmente protette fa parte (è stato istituito a Tunisi nel 1985), mira a sostenere la gestione sostenibile delle Aspim del Mediterraneo, o delle potenziali candidate Aspim, attraverso attività di cooperazione e scambio.

Più specificamente, condividendo le migliori pratiche di gestione e monitoraggio tra Aspim e Amp (aree marine protette), implementando lo sviluppo delle capacità dei gestori di queste aree, coinvolgendo la società civile, impostando una piattaforma collaborativa tra le Aspim esistenti e future.