Safer Internet Day: lotta al cyberbullismo parte dalla prevenzione


UNICEF interviene per il Safer Internet Day: nel mondo il 70,6% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è online, in Italia sono il 90,2%; importante prevenire il cyberbullismo e gli altri pericoli online

UNICEF interviene per il Safer Internet Day: nel mondo il 70,6% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è online, in Italia sono il 90,2%; importante prevenire il cyberbullismo e gli altri pericoli online

L’UNICEF ricorda oggi – Safer Internet Day – i pericoli online di violenza, cyberbullismo e molestie digitali; il 70,6% dei giovani tra i 15 e i 24 anni sono online a livello globale e questo richiede azioni concordate per affrontare e prevenire la violenza contro i giovani e i bambini online. In Italia il 90,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni sono online, in particolare le ragazze sono l’89,8% e i ragazzi il 90,6%.

Su 80 paesi presi in esame, quelli con i giovani tra i 15 e i 24 anni meno connessi sono: Nigeria con il 4,6%, Bangladesh 11,8%, Pakistan 18,5%, Zimbabwe 25% e Kenya con il 29,7%. Al lato opposto, i paesi con i giovani tra i 15 e i 24 anni più connessi sono: Finlandia, Islanda, Lussemburgo, Malta e Slovenia con il 100%, Il Regno Unito e la Corea del Sud 99,8%. Il Portogallo e la Germania registrano il 99%, la Spagna 98%, la Francia il 97% e gli Stati Uniti l’85,2%.

Internet deve essere uno strumento a disposizione dei giovani, a prescindere dal loro livello di reddito. Secondo l’ITU/Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, mentre nei paesi più ricchi il 94% dei giovani tra i 15 ei 24 anni è online, nei paesi più poveri risulta connesso più del 65% dei giovani. Si tratta di un passo avanti rispetto al ritmo di utilizzo di Internet da parte della popolazione a livello generale. Nel mondo, metà del totale della popolazione, a prescindere dall’età, è online.

Questa crescita della popolazione online però comporta sempre più rischi. Secondo i dati UNESCO sulla prevalenza del cyberbullismo nei paesi ad alto reddito, la percentuale di bambini e adolescenti colpiti dal cyberbullismo varia tra i 5% e il 21%, le ragazze sembrano avere maggiori probabilità di subire cyberbullismo rispetto ai ragazzi.

L’appello realizzato in occasione del Safer Internet Day è stato lanciato a seguito di un sondaggio tra i giovani, che in 5 settimane ha ricevuto più di 1 milione di risposte da più di 160 paesi e suggerimenti attraverso l’iniziativa svolta in tutto il mondo #ENDviolence Youth Talks, condotta da studenti. I giovani hanno fornito risposte interessanti su ciò che loro e i loro genitori, insegnanti e politici possono fare per tenerli al sicuro – la gentilezza è spiccata come una delle azioni più potenti per prevenire il bullismo e il cyberbullismo.

“Abbiamo ascoltato i bambini e i giovani del mondo e ciò che dicono è chiaro: Internet deve diventare un luogo pieno di gentilezza. Per questo, per il Safer Internet Day, l’UNICEF sta invitando tutti, giovani e adulti, ad essere gentili online, chiedendo un’azione più ampia per rendere Internet un posto più sicuro per ognuno. A distanza di quasi due anni dall’entrata in vigore della legge sul contrasto del cyberbullismo (L.71/17), approvata in via definitiva dal Parlamento italiano il 17 maggio 2017, l’UNICEF Italia ne auspica una piena attuazione soprattutto in materia di prevenzione. Prevenire gli atti di bullismo online è la nostra sfida più importante e impegnativa. In particolare, l’UNICEF Italia chiede che venga implementato il Piano di azione per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, previsto dall’art. 3 della stessa legge”, ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.

Il cyberbullismo può causare profonde ferite perché può rapidamente raggiungere un’audience molto estesa e può rimanere accessibile online a tempo indeterminato, “seguendo” virtualmente le vittime online per tutta la vita. Bullismo e cyberbullismo si alimentano a vicenda, formando un continuum nel comportamento dannoso. Le vittime di cyberbullismo hanno più probabilità di utilizzare alcool, droghe e saltare la scuola rispetto agli altri studenti. Hanno anche maggiori probabilità di conseguire voti più scarsi, avere bassa autostima e problemi di salute. In situazioni estreme, il cyberbullismo ha portato al suicidio. Nel giorno del Safer Internet Day, l’UNICEF ricorda a tutti che la gentilezza – sia online che offline – è una responsabilità di ognuno di noi.

Per celebrare il 30° anniversario dell’adozione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, l’UNICEF chiede una rinnovata e urgente cooperazione per mettere i diritti dei bambini al centro delle politiche digitali. “30 anni dopo l’adozione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e la creazione del World Wide Web, è tempo per i governi, le famiglie, il settore accademico e privato di mettere i bambini e i giovani al centro delle politiche digitali,” ha sottolineato il Presidente Samengo – “Proteggendoli da ciò che di peggio Internet può offrire e espandendo l’accesso al meglio, possiamo aiutare a cambiare positivamente per sempre l’equilibrio.”

In Italia – Sempre in tema di prevenzione, l’UNICEF Italia ha dedicato una particolare attenzione al tema del bullismo e del cyberbullismo elaborando uno specifico kit didattico per le scuole dal titolo “Non perdiamoci di vista” (www.unicef.it/scuola).  Attraverso questo Kit l’UNICEF Italia vuole accrescere la consapevolezza dei rischi legati a bullismo e al cyberbullismo con la realizzazione di percorsi educativi che consentano ai ragazzi di sviluppare empatia e solidarietà attraverso una riflessione sul modo in cui costruiscono e vivono le loro relazioni.

L’UNICEF Italia ha anche realizzato – insieme a UNICEF Malesia, Digi e Telenor Group – una guida per genitori su come parlare di Internet ai figli https://www.unicef.it/Allegati/Parlare_ai_bambini_di_Internet.pdf