Volume troppo alto: Codacons denuncia spot Adrian


Il Codacons ha inviato un’analisi tecnica sulla pubblicità di Adrian alla Procura di Roma, chiedendo di aprire una indagine sul caso e verificando se il volume dello spot in questione superi i limiti di legge

Il Codacons ha inviato un'analisi tecnica sulla pubblicità di Adrian alla Procura di Roma, chiedendo di aprire una indagine sul caso e verificando se il volume dello spot in questione superi i limiti di legge

Lo spot del programma di Adriano Celentano “Adrian”, trasmissione andata in onda su Canale5 il 21 ed il 22 gennaio scorsi, finisce al vaglio dell’Autorità per le Comunicazioni e della Procura di Roma. Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto ai due organi dopo aver rilevato come il volume della pubblicità in questione, trasmesso in continuazione sulle reti Mediaset, superasse di gran lunga i tetti massimi previsti dalla normativa vigente.

“Sin dal primo giorno della sua messa in onda abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che lamentavano il fastidioso ed eccessivo volume della pubblicità – spiega il Codacons –. Abbiamo così deciso di effettuare delle misurazioni per verificare l’effettivo livello dell’audio dello spot: si è comparato il volume raggiunto dalla pubblicità in comparazione con gli spot tramessi dalla stessa rete precedentemente e successivamente”.

“Nell’intro dello spot di “Adrian” è stato raggiunto un volume pari a -9.71 db, nella prima parte della pubblicità -9.35 db, nella parte in cui Celentano parla -8.85 db ed il rumore del tuono raggiunge i -0.95 db. Lo spot trasmesso subito dopo raggiungeva, invece, un livello pari a -6.73 db. Ne emerge, pertanto, una differenza notevole tra i volumi dei due messaggi pubblicitari pari a circa 4 db di media, ben oltre la soglia di tollerabilità di 0.5 db”.

“L’art 12 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, “Legge quadro sull’inquinamento acustico”  sancisce che “E’ fatto divieto alla concessionaria pubblica e ai concessionari privati per la radiodiffusione sonora e televisiva di trasmettere sigle e messaggi pubblicitari con potenza sonora superiore a quella ordinaria dei programmi” – scrive il Codacons nell’esposto -. In relazione al volume delle pubblicità è altresì intervenuta l’AGCOM con la delibera 157/06/CSP recante “Misure urgenti per l’osservanza delle disposizioni in materia di livello sonoro dei messaggi pubblicitari e delle televendite”. Attraverso tale delibera, e la successiva Delibera 34/09/CSP, vengono individuati i parametri tecnici per la valutazione dei livelli di volume che non possono essere in ogni caso superati nella trasmissione dei messaggi pubblicitari, e si stabilisce che è vietata la diffusione di messaggi pubblicitari e televendite aventi una potenza sonora superiore a quella ordinaria dei programmi”.

Tutto ciò considerato, il Codacons ha inviato la propria analisi tecnica sulla pubblicità di Adrian all’Autorità e alla Procura di Roma, chiedendo di aprire una indagine sul caso verificando se il volume dello spot in questione superi i limiti di legge e possa configurare illeciti e, nel caso, elevare una sanzione nei confronti della rete e della produzione del programma.