Malattie croniche colpiscono la metà degli anziani


Molte patologie sono diventate croniche: per sensibilizzare gli anziani sull’importanza dell’aderenza terapeutica nasce il Comitato Italiano per l’Aderenza alla Terapia

Molte patologie sono diventate croniche: per sensibilizzare gli anziani sull’importanza dell’aderenza terapeutica nasce il Comitato Italiano per l’Aderenza alla Terapia

Nel nostro Paese l’aspettativa di vita è in continuo aumento, un risultato raggiunto grazie anche a terapie sempre più efficaci. Molte patologie sono diventate croniche (ad esempio cardiopatie, asma, BPCO, alcune forme di tumore, diabete, osteoporosi, artrosi e artrite) ed è possibile vivere a lungo con una buona qualità di vita. Oggi infatti il 39% degli italiani è colpito da almeno una malattia cronica, il 50% fra gli anziani.

L’uso corretto dei farmaci è fondamentale per il controllo di queste patologie, ma ancora troppe persone, in particolare over 65, li assumono in modo discontinuo o abbandonano la cura dopo un breve periodo. Per sensibilizzare gli anziani sull’importanza dell’aderenza terapeutica, nasce il Comitato Italiano per l’Aderenza alla Terapia (CIAT), che riunisce Società scientifiche, Istituzioni e associazioni di pazienti. I progetti del Comitato saranno presentati mercoledì 30 gennaio alle 11 in una conferenza stampa presso il Senato della Repubblica (Sala “Caduti di Nassirya”, Palazzo Madama, Piazza Madama).

Parteciperanno, tra gli altri, Pierpaolo Sileri (Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato), Patrizio Giacomo La Pietra (Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato), Francesco Zaffini (Commissione Igiene e Sanità del Senato), Ranieri Guerra (Assistant Director General per le iniziative speciali Organizzazione Mondiale della Sanità), Mauro Boldrini (Vice Presidente CIAT), Vincenzo Mirone (Responsabile del Comitato Scientifico Senior Italia FederAnziani), Roberto Messina (Presidente Senior Italia FederAnziani) e Paolo Marchetti (Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma e Ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza).

L’accesso alla sala del Senato – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.