UNCEM con i sindaci delle aree terremotate per la ricostruzione


Comuni delle aree terremotate del Centro Italia riuniti a Camerinio. UNCEM: dobbiamo unirci ai Sindaci nelle loro istanze e anche nelle loro battaglie

Comuni delle aree terremotate del Centro Italia riuniti a Camerinio. UNCEM: dobbiamo unirci ai Sindaci nelle loro istanze e anche nelle loro battaglie

È particolarmente significativo, secondo Uncem, che a Camerino si siano riuniti i Sindaci dei Comuni di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio del “cratere” del terremoto. Insieme hanno messo a punto un documento con molteplici proposte al Presidente Conte e al Governo per accelerare e semplificare la ricostruzione.

Verrà emendato, completato da tutti gli Amministratori locali e poi portato a Palazzo Chigi. Uncem è con loro, con i rappresentanti delle comunità, e conferma la vicinanza ai Sindaci con una lettera trasmessa in queste ore ai primi cittadini. Fondamentale ridurre la burocrazia, continuare a parlare dei problemi del terremoto sensibilizzando l’opinione pubblica nel Paese, avere maggior personale negli Enti locali, semplificare i pagamenti, gestire in modo diverso i tributi.

“Condivido tutti i temi emersi, proposti nel documento dai Sindaci – commenta il Presidente Uncem, Marco Bussone – Vogliamo, dobbiamo unirci ai Sindaci nelle loro istanze e anche nelle loro battaglie. Proprio mercoledì ho condiviso molte necessità con il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ieri ha incontrato il Presidente Conte con i Governatori delle quattro Regioni toccate dal sisma. Borrelli ha molto chiari i problemi ed è positivo che il Premier abbia annunciato ieri sera un Testo unico sul terremoto. Dovrà comprendere ad esempio un’area di porto franco nei Comuni del cratere, stabile, duratura, per persone e imprese, oltre che diversi articoli chiari su chi fa che cosa, anche per la pubblica amministrazione”.

“I Comuni sono centrali. Agire sulla leva fiscale è decisivo in quei pezzi di territorio dove la ricostruzione si unisce alla necessità di ripensare a cosa quelle zone montane appenniniche saranno nel 2030 e nel 2050. È un lavoro enorme che deve essere agevolato da regole certe e snelle per favorire insediamento di famiglie e imprese, per far restare i giovani, per regolare e migliorare i servizi pubblici, per garantire la sopravvivenza delle attività commerciali, delle aziende. Per Uncem questi temi, nei 138 Comuni delle quattro Regioni, devono diventare una priorità nell’agenda del Governo, da risolvere con risorse e strategie, come detto anche dai Presidenti di Uncem Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria oltre che dal sottoscritto nel Congresso di Bologna e in molteplici occasione di confronto con gli Amministratori locali. Uncem è a fianco dei Sindaci nelle loro proposte e battaglie”.