Centinaio: “Ripristinati dazi su riso da Cambogia e Myanmar”


Tornano i dazi sul riso importato da Cambogia e Myanmar, il ministro delle Politiche agricole Centinaio: “Inizia una nuova fase per l’intero comparto”

Tornano i dazi sul riso importato da Cambogia e Myanmar, il ministro delle Politiche agricole Centinaio: "Inizia una nuova fase per l’intero comparto"

Oggi viene adottata la clausola di salvaguardia a tutela della filiera del riso e domani sarà ufficialmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Possiamo finalmente dire che inizia una nuova fase per l’intero comparto, dopo anni di denunce e proteste. Tutelare i nostri prodotti e il reddito dei nostri risicoltori vuol dire anche questo. Siamo al loro fianco e la nostra battaglia in Europa non si ferma qui”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio, sul ripristino dei dazi sulle importazioni di riso da Cambogia e Myamnar.

“Ringrazio la delegazione italiana per la realizzazione del dossier e per l’intero percorso negoziale che il Mipaaft ha condotto in sinergia con il Ministero dello Sviluppo economico, degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e agli altri Paesi membri produttori. Un successo plurale che dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale fare squadra. Un ringraziamento particolare va all’Ente nazionale risi per l’efficace lavoro di assistenza tecnica e alle organizzazioni di categoria, con le quali prosegue il dialogo. Adesso puntiamo ancora di più sulla qualità, sulla promozione e sulla trasparenza in etichetta per riconoscere i veri prodotti italiani” conclude Centinaio.

Oltre al ministro Centinaio, è intervenuta anche la Coldiretti secondo cui “si tratta di un deciso cambio di rotta nelle politiche europee rispetto agli accordi commerciali preferenziali stipulati con Paesi che spesso non rispettano le condizioni produttive ed i diritti dei lavoratori vigenti all’interno dell’Unione, con gravi danni per i produttori e rischi per i consumatori”.

Oltre 2/3 degli arrivi riguardano la Cambogia e circa 1/3 il Myamar sotto accusa delle Nazioni Unite per “genocidio intenzionale”, “crimini contro l’umanita” e “crimini di guerra” contro la minoranza musulmana dei Rohingya costretta anche ad abbandonare i propri raccolti di riso a causa della violenta repressione da parte del governo.

Con la pubblicazione del regolamento in gazzetta Ufficiale – spiega la Coldiretti – gli operatori commerciali che importano nell’UE il riso lavorato e semilavorato proveniente dai due Paesi asiatici è previsto il pagamento di un dazio per un periodo di almeno tre anni, che parte da 175 euro a tonnellata nel 2019, a 150 euro a tonnellata nel 2020 fino a 125 euro a tonnellata nel 2021, con una possibile proroga di applicazione del dazio ove sia giustificata da particolari circostanze.

Una misura necessaria per salvare la produzione nazionale colpita da una drammatica crisi che mette a rischio il primato in Europa dove l’Italia è il primo produttore di riso con 1,40 milioni di tonnellate su un territorio coltivato da circa 4mila aziende di 219.300 ettari, che copre circa il 50 % dell’intera produzione Ue con una gamma varietale del tutto unica.