In Toscana ucciso a fucilate raro esemplare di ibis eremita


WWF: Dusti, un raro esemplare di ibis eremita, è l’ultima vittima dei bracconieri. L’animale ucciso a fucilate è stato trovato in Toscana

WWF: Dusti, un raro esemplare di ibis eremita, è l'ultima vittima dei bracconieri. L'animale senza vita è stato trovato in Toscana

Si chiamava “Dusti” ed è l’ultima vittima del bracconaggio: era un ibis eremita (specie rara e particolarmente protetta) che è stato ucciso in Toscana nei giorni scorsi. Dusti faceva parte del progetto internazionale Valdrappteam che prevede la migrazione controllata di questi rari uccelli per re-insegnare loro la rotta migratoria. Progetto al quale collabora da anni il WWF, che “ospita” gli animali nei mesi invernali nell’Oasi della laguna di Orbetello.

Purtroppo non si tratta del primo individuo che viene ucciso da bracconieri senza scrupoli: prima di lui a dicembre sempre in Toscana erano stati abbattuti mentre volavano assieme Theo e Frieda. Altri due Ibis, Flaps e Don Muggele (il primo in Toscana, il secondo nel Lazio) sono scomparsi in circostanze sospette.

Le indagini sono attualmente in corso. Il bracconaggio continua ad essere una vera e propria piaga per le specie protette ed in particolare per l’Ibis eremita visto che gli sforzi del progetto per salvarlo rischiano di essere vanificati dai bracconieri. Il WWF intanto, attraverso il suo ufficio legale, sta preparando un esposto contro ignoti.

L’Ibis eremita è oggetto di un progetto di reintroduzione finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE+.
Gli episodi di uccisione da parte di cacciatori italiani sono purtroppo frequentissimi:

  •     Nel 2014 due ibis eremita, Goja e Jedi, sono stati uccisi da un cacciatore in provincia di Livorno, condannato dal Tribunale di Livorno a risarcire il  danno economico e morale con  20 000 euro, oltre a vedersi la licenza sospesa.
  •     Nel primi giorni di settembre del 2016 il giovane Ibis Kato è stato trovato morto nelle vicinanze di Punto Ala, provincia di Grosseto. Una prima investigazione ha rilevato pallini di piombo nel corpo dell’animale.
  •     L’ 8 settembre 2016 un altro Ibis eremita, Tara, è stato ucciso da un bracconiere e lasciato morire nei pressi di un torrente, stavolta in provincia di Vicenza. Si trattava di un esemplare di 5 anni, che aveva imparato la rotta di svernamento grazie ad una passata migrazione guidata dall’uomo e ora stava accompagnando il giovane Enno (proprio l’Ibis ucciso in Val Camonica) da Salisburgo verso Orbetello, nel pieno della migrazione autunnale. La sua radiografia post mortem ha evidenziato numerosi pallini in tutto il corpo e anche un proiettile nell’area dorsale.