In Liguria scatta la protesta di agricoltori e pescatori


Sfiorano i 100 milioni di euro i danni diretti ed indiretti all’agroalimentare e alla pesca in Liguria causati dal crollo del ponte Morandi a Genova e dal maltempo: pescatori,  agricoltori e allevatori in piazza

Sfiorano i 100 milioni di euro i danni diretti ed indiretti all’agroalimentare e alla pesca in Liguria causati dal crollo del ponte Morandi a Genova e dal maltempo: pescatori,  agricoltori e allevatori in piazza

Pescatori, gli agricoltori e gli allevatori con pecore, asini e mucche al seguito hanno invaso da stamattina il Porto di Genova (Calata Vignoso) per chiedere in una nuova rotta per il futuro della Liguria, #iostoconlaLiguria.

Una mobilitazione promossa dalla Coldiretti nella città ferita, dopo il crollo del ponte e i disastri del maltempo, per superare le gravi difficoltà attuali ma anche per far conoscere le grandi opportunità per la ripresa che si possono avere dalla valorizzazione delle storiche risorse.

Tra le ragioni della protesta l’aumento insostenibile dei costi del trasporto e il dissesto idrogeologico ma anche le lungaggini burocratiche ed i danni da animali selvatici come i cinghiali che mettono in pericolo campagne e città. Ostacoli che troppo spesso rischiano di compromettere la sopravvivenza delle aziende agricole del territorio.

A simboleggiare la voglia di riscossa dei liguri una vera Arca di Noè ancorata nel centro del Porto con i migliori prodotti del mare e della terra, alberi da frutto, castagne, ortaggi, fiori, basilico, piante aromatiche, pesce e cozze, mentre sulla prua svetta grandioso un olivo. Alla manifestazione si sono uniti molti cittadini che hanno preso d’assalto il grande mercato di campagna Amica a km zero e i partecipando alle dimostrazioni pratiche di vita rurale e marina, dalla sfilettatura del pesce all’uso de fiori in cucina fino alla preparazione del pesto al mortaio, mentre gli Agrichef e i FisherChef sono ai fornelli per far conoscere le antiche ricette della tradizione culinaria ligure.