Decarbonizzazione e clienti al centro del piano strategico Enel


Enel presenta il piano strategico 2019-2021: decarbonizzazione, rinnovabili e attenzione ai clienti per promuovere crescita e creazione di valore

Enel presenta il piano strategico 2019-2021: decarbonizzazione, rinnovabili e attenzione ai clienti per promuovere crescita e creazione di valore

Il Gruppo Enel presenta oggi il piano strategico 2019-2021 ai mercati finanziari e ai media. La positiva implementazione dei precedenti piani strategici, dal 2015 in poi, ha portato Enel a raggiungere una posizione di leadership nella transizione energetica e ha consentito al Gruppo di conseguire importanti risultati riguardo ai principi fondamentali della propria strategia.

I risultati di Enel dal 2015 al 2018 evidenziano come il Gruppo abbia sempre conseguito i propri obiettivi mediante un significativo miglioramento della generazione di cassa unito ad un’accelerazione della crescita e a una sostanziale riduzione del profilo di rischio, che hanno permesso un significativo aumento della remunerazione degli azionisti.

Le energie rinnovabili hanno rappresentato il motore della crescita industriale del Gruppo, un risultato perfettamente riflesso nel mix di generazione di Enel che, a fine 2018, sarà composto per circa il 50% da tecnologie a zero emissioni, con un impatto positivo sulla riduzione delle emissioni di CO2.

Una crescente attenzione ai clienti, unita alla capacità di Enel di offrire loro servizi sia tradizionali che innovativi, hanno consentito al Gruppo di realizzare una crescita della base retail sul mercato libero nell’ordine di 5 milioni di clienti, ed un aumento del numero degli utenti finali serviti dalle reti di Gruppo pari al 20% negli ultimi tre anni.

Tendenze macro globali quali la decarbonizzazione, l’elettrificazione, l’urbanizzazione e la digitalizzazione stanno trasformando il mondo dell’energia in un nuovo ecosistema che sta progressivamente modificando il modello di business tradizionale delle utility.

Rinnovabili, infrastrutture di rete e nuovi servizi energetici sono alla base della trasformazione del settore e, allo stesso tempo, della strategia di Enel, che è guidata dall’innovazione e dalla sostenibilità e fortemente incentrata sul cliente. Il nuovo piano strategico di Enel mira a massimizzare le opportunità create dalla transizione energetica e ridurre al minimo i rischi associati a fattori non prevedibili.

  • Crescita industriale: si prevede che il Gruppo investa un totale di 27,5 miliardi di euro nell’arco di piano, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’EBITDA ordinario di 3,2 miliardi di euro, a cui contribuirà tutta la gamma degli investimenti nelle tre categorie di Asset Development, Clienti e Asset Management.
  • La decarbonizzazione, in particolare, apre la strada alla creazione di valore, con le rinnovabili che dovrebbero generare un incremento cumulato dell’EBITDA di 1 miliardo di euro tra il 2018 e il 2021; la focalizzazione degli investimenti nei mercati in cui Enel ha una presenza integrata e nelle economie mature, consentirà al Gruppo di aumentare la redditività e conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione. Nel 2021 si prevede che il 62% dell’energia generata dal Gruppo Enel sia a zero emissioni, rispetto al 48% stimato nel 2018
  • Efficienza operativa: confermato l’obiettivo di 1,2 miliardi di euro di benefici cumulati derivanti da efficienze previsti entro il 2021, principalmente per effetto della digitalizzazione
  • Semplificazione: Enel continuerà ad incrementare la sua  partecipazione nelle società controllate, proseguendone l’integrazione nel Gruppo e razionalizzando il portafoglio tramite la rotazione degli asset, con un’ottimizzazione ulteriore del ritorno complessivo e del profilo di rischio
  • Capitale umano: rilanciato fino al 2030 l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Approccio “Shared Value” nei confronti di comunità e persone integrato nei processi di core business del Gruppo; introduzione di target aggiuntivi specifici per SDG 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) e 11 (Città e comunità sostenibili)
  • Miglioramento del rendimento del capitale investito a sostegno della crescita del dividendo: si prevede che investimenti più orientati verso attività a maggiore rendimento, efficienze e attenzione all’ottimizzazione del portafoglio, possano creare valore per un totale di 400 punti base su un WACC del 6,2% nel 2021, con un aumento di oltre una volta e mezzo rispetto al 2018
  • Remunerazione degli azionisti: confermato un dividendo del 70% calcolato sull’utile netto ordinario del Gruppo dal 2019 in poi con una crescita annuale ponderata (Compound Average Growth Rate, CAGR) del dividendo implicito per azione (Dividend Per Share, DPS) di circa +12%; per la prima volta esteso ai prossimi tre anni il DPS minimo, con un CAGR di circa +9%.