La “sala del tesoro” del Campanile di Giotto


Un convegno presenterà i risultati di una campagna organica di studi sul monumento, in particolare la scoperta di una “sala del tesoro” di cui non si conosceva l’esistenza

Durante il convegno internazionale “Il Campanile di Giotto – Studi e ricerche per la conservazione”, che si terrà a Firenze nei giorni 15 e 16 Novembre 2018, saranno presentati i risultati di una campagna organica di analisi e studi, mai realizzata prima d’ora sul Campanile di Giotto, commissionata dall’Opera di Santa Maria del Fiore a professori e ricercatori dell’Università degli Studi di Firenze e del Politecnico di Torino.

Molte le novità emerse, alcune delle quali riferibili al periodo di costruzione del Campanile, tra il 1334 e il 1359, sotto la direzione prima di Giotto, poi di Andrea Pisano e infine di Francesco Talenti.

il Campanile di Giotto di Firenze
Il campanile di Giotto (ph. Vincenzo Vaccaro)

In particolare la scoperta di una “sala del tesoro” e di tre bagni ai tre piani del Campanile di Giotto di cui non si conosceva l’esistenza. La  “sala del tesoro”, che si trovava al piano terra del Campanile da dove oggi si accede al monumento, fu probabilmente concepita nella fase di costruzione diretta da Andrea Pisano e utilizzata con questa funzione anche nel Quattrocento.

Si trattava di un luogo chiuso e inaccessibile, se non dal piano superiore, attraverso una grata a scorrimento verticale, in cui venivano conservati i tesori della cattedrale e le offerte.

Al tempo si accedeva al Campanile non dalla porta di ingresso che vediamo oggi, probabilmente realizzata nella prima metà del Quattrocento, ma dal piano superiore che era collegato con un ponte alla Cattedrale in costruzione.