Ettore Prandini è il nuovo presidente Coldiretti


Ettore Prandini, 46 anni, è il nuovo presidente Coldiretti. Subentra a Moncalvo: “Agricoltura e Made in Italy risorse strategiche per il Paese”

Ettore Prandini, 46 anni, è il nuovo presidente Coldiretti. Subentra a Moncalvo: "Agricoltura e Made in Italy risorse strategiche per il Paese"

Ettore Prandini, 46 anni, lombardo con tre figli, è il nuovo Presidente nazionale di Coldiretti. E’ stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei delegati di tutte le regioni riunita presso Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati.

Laureato in giurisprudenza, Ettore Prandini guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano “L. Spallanzani”. E’ stato eletto Presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice Presidente nazionale.

“In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l’agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini” spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

E aggiunge: “Gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori”.

Prandini prende il timone di una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70 per cento degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza.

La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 Uffici di Zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.

Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.

Gli auguri del ministro Centinaio

“Congratulazioni al neo presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. La sua esperienza e la sua conoscenza del territorio rappresentano un valore aggiunto per tutto il comparto agricolo nazionale. Ringrazio il presidente uscente Roberto Moncalvo per il prezioso contributo apportato in questi anni; un lavoro che, sono certo, continuerà a portare avanti all’interno dell’associazione. Con il neo-presidente proseguirò la proficua collaborazione su temi cruciali per il Ministero: la tutela del Made in Italy agroalimentare, la valorizzazione dei nostri territori in sinergia con lo sviluppo del turismo e la promozione delle nostre eccellenze in Europa e nel Mondo. Nei prossimi mesi ci attendono importanti sfide. Penso alla discussione della nuova Pac, alla revisione dei trattati internazionali, al rafforzamento dei controlli sulla filiera e sul web. Sarà fondamentale lavorare insieme, coinvolgendo tutti, ognuno per le sue competenze: industria e cooperative di trasformazione delle materie prime, grande distribuzione, piccole e medie imprese”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio.

…e quelli di Uecoop

“E’ molto significativo che il Presidente di Coldiretti sia stato eletto all’unanimità, con una sola astensione di voto che non possiamo che ritenere dovuta alla sua signorilità”. Così Gherardo Colombo, Presidente dell’Unione europea delle cooperative Uecoop, commenta l’elezione di Ettore Prandini a nuovo Presidente di Coldiretti. “La più grande organizzazione degli agricoltori si è dotata di una dirigenza che avrà l’importante e impegnativo compito di affrontare sfide particolarmente gravose per il nostro Paese, in ordine alle quali sicuramente dimostrerà le sue capacità. A Ettore Prandini vanno le nostre congratulazioni e i migliori auguri per un buon lavoro, con la conferma di una collaborazione sempre più stretta che porti vantaggi alle imprese, alle cooperative e ai consumatori. Una sfida per il progresso e la crescita dell’Italia che Ettore Prandini ha annunciato con chiarezza e per la quale noi come Uecoop con il mondo cooperativo ci siamo e ci saremo sempre”.