Torna Corso Polonia, il festival della cultura polacca


In occasione del 100° anniversario della riconquistata indipendenza della Polonia, l’Istituto Polacco di Roma festeggia con un ricco programma culturale. Musica, teatro, cinema, letteratura, mostre, convegni e molto altro a Roma, dal 10 al 21 novembre

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La sedicesima edizione del “Corso Polonia”, il festival della cultura polacca a Roma, sarà per molti aspetti straordinaria. Diversamente dalle edizioni precedenti, il festival si svolgerà quest’anno dal 10 al 21 novembre per unirsi ai festeggiamenti in tutto il mondo del 100° anniversario della riconquistata indipendenza della Polonia alla fine della prima guerra mondiale.

Sarà anche l’occasione per celebrare il “2018 – Anno dei Diritti delle Donne”, proclamato dal parlamento polacco. Alle grandi figure femminili e alle donne della Polonia è dedicato il concerto di apertura del festival sabato 10 novembre presso la Casa del Jazz,  con Wojtek Mazolewski Quintet in Polka. Maria Skłodowska (meglio nota come Madame Curie) sarà invece tra le protagoniste dello spettacolo e dei laboratori artistici organizzati dell’Associazione Lagattaturchina per Corso Bambini, sabato 17 e domenica 18 presso l’Istituto Polacco di Roma; martedì 13 novembre, sempre presso l’Istituto, sarà la volta del monodramma sulla pittrice Zofia Stryjeńska, interpretato da Dorota Landowska, mentre in omaggio all’unicità delle donne nella vita quotidiana sarà proiettato il film La madre dei Re di Janusz Zaorski  al Palazzo delle Esposizioni.

“Un secolo fa la Polonia tornava a vivere dopo essere stata cancellata, per tutto il XIX secolo, dalla mappa politica d’Europa. Grazie alla forza della sua cultura, politica e artistica, è sopravvissuta dal 1795 al 1918, sopperendo alla mancanza di uno stato e svolgendo un ruolo fondamentale nella trasmissione della tradizione e nello sviluppo verso la modernità” ha affermato il Direttore dell’Istituto Polacco di Roma, Łukasz Paprotny.

“Un ruolo enorme ebbero in ciò i grandi poeti polacchi del Romanticismo, i cosiddetti “vati” nazionali, come Adam Mickiewicz (1798-1855), attivo anche politicamente per la rinascita dello stato polacco”. Nel 220° anniversario della nascita di Mickiewicz, la cui vita è legata anche alle vicende risorgimentali italiane, sarà presentato lunedì 19 novembre, presso l’Istituto Polacco di Roma, insieme all’editore Marsilio, la prima traduzione italiana integrale in versi, a cura di Silvano De Fanti, del suo arci-poema Pan Tadeusz (Messer Taddeo).

“Un secolo fa la modernità si manifestava anche attraverso l’arte d’avanguardia” – prosegue Paprotny – “Sul tema il direttore del Muzeum Sztukidi Łódź, Jarosław Suchan, terrà venerdì 16 novembre una conferenza presso il nostro Istituto, che fa parte del ciclo di Avanguardia Polacca. Cultura e arte dopo la riconquista dell’indipendenza. Il suo ruolo sociale sarà poi al centro della mostra d’arte contemporanea Tra i media, ospitata nella galleria Café Europe Arte Contemporanea”.

Al dialogo musicale dei geniali violinisti e compositori ottocenteschi Niccolò Paganini e Karol Lipiński, nell’interpretazione del Maestro Konstanty Andrzej Kulka e dell’ensemble Camerata Vistula, è dedicato il concerto di sabato 17 novembre che si terrà nell’Aula Magna della Scuola di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre.

“I legami fra la Polonia e l’Italia nei secoli scorsi saranno inoltre al centro di un altro incontro, fra musica e “letteratura di viaggio”, mercoledì 21 novembre, dal titolo Polonia. Viaggio nel tempo a ritmo di mazurka, organizzato dall’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma” – conclude Paprotny.