Peste suina, l’Unione europea corre ai ripari


Da Bruxelles prime misure per contenere l’epidemia di peste suina africana in Belgio. Coldiretti: “Prioritario introdurre l’obbligo in etichetta dell’origine su tutti i salumi e prodotti trasformati”

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Le prime misure di contenimento e prevenzione contro il propagarsi della peste suina africana dopo i casi registrati in Belgio vanno nella direzione auspicata. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione delle discussioni tecniche a Bruxelles sullo stato di diffusione della malattia e sull’applicazione delle misure di contenimento nei Paesi coinvolti.

“Le procedure ed i controlli messi in atto per evitare l’uscita di suini dalla zona infetta – sottolinea la Coldiretti – devono essere quanto più rigorosi possibile per evitare il propagarsi della malattia, che avrebbe conseguenze molto pesanti per la suinicoltura europea”.

“E’ quindi fondamentale che la Commissione europea e le autorità belghe preposte – precisa la Coldiretti – continuino nelle azioni di controllo e prevenzione delle zone colpite e di quelle limitrofe, per tutelare gli allevamenti. Anche il Ministero della salute si sta celermente muovendo ed ha organizzato  un incontro sulle prime misure da mettere in atto”.

“In questo contesto risulta prioritario introdurre l’obbligo in etichetta dell’origine su tutti i salumi e prodotti trasformati e togliere il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione pubblica delle aziende che importano prodotti, in modo da consentire interventi rapidi e mirati. Va peraltro chiarito che la peste suina africana – conclude la Coldiretti – è una malattia virale contagiosa che colpisce suini e cinghiali, ma, assolutamente, non gli esseri umani”.

Lo scorso giugno il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha inviato una nota al Commissario europeo alla Salute e alla sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, per rassicurare l’Unione Europea sulla questione della peste suina africana, malattia di notevole impatto sulla salute animale e sul commercio internazionale, che vede impegnata la regione Sardegna con l’obiettivo di eradicarla definitivamente da alcune zone dell’isola.

Il ministro ha invitato gli ispettori dell’Ufficio Health and Food Audits and Analysis a constatare di persona i risultati del lavoro di questi ultimi mesi che  hanno  coinvolto il ministero della Salute, la presidenza della Regione, tutti gli assessorati regionali competenti, l’azienda regionale  per la Tutela della Salute, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e le Agenzie regionali per l’Agricoltura.

Il ministro Grillo ha anche rassicurato il Commissario Andriukaitis sulla corretta implementazione del sistema di notifica delle malattie animali dell’Unione Europea.