Codacons chiede di monitorare opere di Morandi nel Lazio


Dal cementificio di Colleferro alla Centrale termoelettrica di Civitavecchia: il Codacons chiede alle istituzioni di effettuare verifiche e monitorare le opere realizzate dall’ingegnere Morandi a Roma e nel Lazio

Dal cementificio di Colleferro alla Centrale termoelettrica di Civitavecchia: il Codacons chiede alle istituzioni di effettuare verifiche e monitorare le opere realizzate dall'ingegnere Morandi a Roma e nel Lazio

Non ci sono solo i ponti, come quello sul Polcevera a Genova crollato lo scorso 14 agosto.

L’ingegnere Riccardo Morandi curò la realizzazione di altre opere, specialmente a Roma e nel Lazio, e queste vanno monitorate e controllate per accertarne la sicurezza. A chiederlo è il Codacons, dopo la tragedia del crollo del viadotto nel capoluogo ligure.

Dopo aver richiesto lo stop del traffico pesante sui ponti a rischio l’associazione dei consumatori concentra l’attenzione sull’Auditorium dell’Accademia Musicale di Santa Cecilia, Via Flaminia, Roma e la Centrale termoelettrica a Civitavecchia: due opere a firma Morandi (della prima curò il progetto con C. Carrara e P. Baruffi, della seconda si occupò insieme all’Ufficio Tecnico dell’Impresa Mantelli di Genova) “su cui ora conviene svolgere un’attenta opera di vigilanza, visto anche che un eventuale incidente in una delle due strutture avrebbe esiti tragici”.

Per il Codacons questa attività di controllo è ineludibile, visto anche il numero elevatissimo di manufatti a firma Morandi nella Capitale o nell’hinterland: dal cementificio di Colleferro alla centrale termoelettrica a SanPaolo, dalla chiesa di Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca al mercato coperto Metronio.

“Tutte infrastrutture centrali e densamente frequentate, di cui occorre ora accertare sicurezza e rischi anche solo potenziali a maggior tutela della sicurezza pubblica” spiega l’associazione.