Mai così vicino al sole: parte la missione Parker Solar Probe


A Cape Canaveral è decollato il razzo con la sonda della missione Parker Solar Probe della Nasa: arriverà a 6,2 milioni di chilometri dal sole

A Cape Canaveral è decollato il razzo con la sonda della missione Parker Solar Probe della Nasa: arriverà a 6,2 milioni di chilometri dal sole

Sfiorare il sole, una avventura rovente per NASA ed ESA. Le due agenzie sono pronte a sfidare temperature inaccessibili per studiare la nostra stella. Con un viaggio di sola andata verso regioni mai esplorate prima dall’umanità, le missioni Parker Solar Probe, della NASA, e Solar Orbiter, dell’Agenzia Spaziale Europea, cercheranno risposte a misteri sinora insoluti.

E oggi da Cape Canaveral è decollato il razzo Delta IV Heavy, a bordo del quale c’è la sonda Parker che nella missione, lunga quasi 7 anni, completerà 24 orbite intorno al Sole e per raddrizzare la traiettoria sfrutterà l’attrazione gravitazionale di Venere durante 7 passaggi ravvicinati.

La missione Parker Solar Probe della Nasa cercherà di dare risposte ai misteri ancora insoluti della stella. Le due missioni sono indipendenti ma sinergiche e Solar Orbiter partirà nel 2020.

Grande come un’utilitaria, la sonda Parker si tufferà nella parte più esterna dell’atmosfera solare, la corona, per conoscere meglio dinamiche e meccanismi del vento solare. Per portare a termine la missione Parker Solar Probe affronterà temperature di 1371 gradi Celsius a una distanza di 6,2 milioni di chilometri dal sole e protetta da uno scudo termico di carbonio.

Solar Orbiter arriverà invece a meno di 43 milioni di chilometri dal sole e darà agli scienziati l’opportunità di comprendere le eruzioni e i campi magnetici solari. Tra gli strumenti del carico scientifico del Solar Orbiter c’è anche il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana e grazie a queste nuove tecnologie le due missioni rivoluzioneranno la conoscenza del sole, di cui sappiamo ancora poco. Dai brillamenti che possono interferire con le nostre tecnologie di comunicazione ai suoi movimenti interni dove elevate pressioni e temperature trasformano l’idrogeno in elio regalandoci da 4 miliardi e mezzo di anni energia e calore.