Perugia, microcamera all’esame per la patente: 2 denunciati


Utilizzano microcamera per l’esame di teoria della patente: nei guai due cittadini macedoni scoperti dagli esaminatori e denunciati dalla Polizia di Stato

Utilizzano microcamera per l'esame di teoria della patente: nei guai due cittadini macedoni scoperti dagli esaminatori e denunciati dalla Polizia di Stato

Nei giorni scorsi, presso la Motorizzazione di Perugia, mentre si stavano svolgendo gli esami di teoria per la patente di guida di categoria “B”, gli esaminatori si insospettivano anche perché venivano percepiti, all’interno della sala d’esame, rumori tipici di utilizzo di strumentazioni in radiofrequenza.

La Polizia Stradale, immediatamente intervenuta, memore di precedenti esperienze investigative sull’utilizzo di apparati elettronici per il superamento di test, procedeva ad un’accurata ispezione all’esterno della struttura, individuando un 38enne macedone che era in collegamento telematico con qualcuno all’interno della Motorizzazione.

Scattava quindi la perquisizione all’interno dell’aula d’esame, che permetteva di individuare un candidato, anch’egli di nazionalità macedone, sul cui corpo risultavano applicati, con nastro adesivo, apparecchiature audiovisive e dispositivi bluetooth in grado di comunicare con l’esterno.

L’escamotage ideato dai due macedoni per superare l’esame per la patente, avrebbe difatti permesso al candidato, attraverso una micro telecamera applicata sotto i vestiti ed un mini router autoalimentato, di trasmettere la scheda d’esame ad un cellulare – fornito come tutta l’apparecchiatura dal connazionale – che, preventivamente messo in collegamento con videochiamata, avrebbe dato la possibilità di osservare i quiz proposti, ottenendo suggerimenti per le risposte attraverso un dispositivo auricolare wireless.

Miseramente fallito il tentativo di ottenere in maniera truffaldina la patente di guida, il candidato, che sarebbe stato comunque respinto per l’elevato numero di errori commessi, ammetteva le proprie responsabilità. I due macedoni, residenti nelle province di Perugia e Macerata, venivano pertanto denunciati in stato di libertà per induzione in errore del Pubblico Ufficiale e presentazione di elaborati non propri in sede di esame, mentre la strumentazione rinvenuta veniva sottoposta a sequestro.

Prosegue inoltre l’attività investigativa della Polizia Stradale volta all’individuazione di altri soggetti coinvolti in un’organizzazione dedita alla progettazione, al noleggio delle apparecchiature e all’assistenza, a pagamento, di persone che devono sostenere l’esame per il conseguimento della patente di guida.