Incidente Bologna, riaperto raccordo di Casalecchio


Autostrade per l’Italia: riaperto anche il tratto di Tangenziale compreso tra gli svincoli 2 e 3 in direzione dell’A1, tratto che rimane invece chiuso in direzione dell’A14. Intanto il Codacons attacca il ministro Toninelli

Autostrade per l'Italia: è stato riaperto il Raccordo di Casalecchio in entrambe le direzioni dopo il terribile incidente di ieri pomeriggio

A seguito delle verifiche proseguite per tutta la notte da parte dei tecnici di Autostrade per l’Italia, che hanno confermato la transitabilità del tratto nella carreggiata opposta a quello crollata, alle ore 09:25 è stato riaperto il Raccordo di Casalecchio in entrambe le direzioni dopo il terribile incidente di ieri pomeriggio. L’obiettivo di far riprendere il più rapidamente possibile la circolazione è stato raggiunto predisponendo uno scambio di carreggiata, che consente agli utenti provenienti da Firenze di raggiungere la A14 tramite una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta.

Riaperto anche il tratto di Tangenziale compreso tra gli svincoli 2 e 3 in direzione dell’A1, tratto che rimane invece chiuso in direzione dell’A14. Al momento, fa sapere Autostrade per l’Italia, non si registrano disagi alla circolazione.

Il gruppo ricorda che la deviazione in atto non riguarda coloro che dalla A1 provenendo da Milano sono diretti verso la A14, e viceversa, il cui percorso resta quindi inalterato.
Nel corso della mattinata si è tenuto inoltre un incontro presso la Prefettura di Bologna per valutare la situazione.

Autostrade per l’Italia in una nota spiega che “già nel corso della notte, ha avviato le prime operazioni di ripristino ed è pronta a realizzare ogni possibile soluzione finalizzata alla normale ripresa della circolazione nel minor tempo possibile”.

La sezione USAR dei Vigili del Fuoco ha completato con esito negativo la ricerca di eventuali vittime sotto le macerie del crollo e le Sezioni Operative del Veneto sono rientrate in sede. Sono stati effettuati circa 200 interventi di bonifica e verifica degli edifici danneggiati, tutte le richieste pervenute al momento sono state evase. Sul posto rimane un presidio con squadre ed UCL (Unità di Comando Locale) per eventuali ulteriori richieste. Sono in corso i lavori dei tecnici della Società Autostrade per la verifica dei pilastri e delle strutture del viadotto del raccordo di Casalecchio con relative prove di carico al fine di riaprire al traffico alcune corsie nel più breve tempo possibile.

Cosa è successo sul raccordo di Casalecchio

È un pomeriggio di sole quello di lunedì 6 agosto sulla bretella che collega la A14 con l’A1, mancano dieci minuti alle 14:00, il traffico è intenso ma scorrevole sul raccordo di Casalecchio. Un rallentamento e un incolonnamento,come tanti ne capitano ogni giorno su quel tratto di autostrada nei pressi dell’uscita di Borgopanigale: è il preludio all’apocalisse. Una cisterna che trasporta materiali infiammabili tampona un mezzo pesante che trasporta solvente per vernici ed è a sua volta tamponata da un altro Tir. L’incendio è immediato e poi, l’esplosione, il terribile boato che squarcia l’aria e trasforma l’autostrada quasi in una zona di guerra.

Gli effetti della deflagrazione si avvertono per un raggio di 200 metri: infissi divelti, finestre e vetrine in frantumi, danni a palazzi, attività artigianali ed esercizi commerciali; attualmente, risultano due le unità immobiliari inagibili. L’esplosione sul raccordo di Casalecchio, inoltre, ha innescato due incendi di auto nel parcheggio di due concessionarie ubicate al di sotto della sede autostradale. Sul posto intervengono immediatamente diverse squadre di Vigili del Fuoco e, a supporto, vengono inviate due sezioni operative versione sisma e due unità cinofile dalla Direzione regionale Veneto e Trentino Alto Adige e una sezione USAR medium dalla Direzione Lombardia. Nelle operazioni di soccorso volano anche due elicotteri dei Vigili del Fuoco, uno del reparto volo di Bologna e uno del reparto provvisorio di Rimini.

Il bilancio finale è di un morto, il conducente della cisterna, e oltre 140 feriti.

Il premier Conte a Bologna e Foggia

Questa mattina il Presidente del Consiglio è stato a Bologna per portare la vicinanza di tutto il Governo ai feriti e ai familiari delle vittime del grave incidente avvenuto a Borgo Panigale

Questa mattina il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato a Bologna per portare la vicinanza di tutto il Governo ai feriti e ai familiari delle vittime del grave incidente avvenuto a Borgo Panigale. Conte ha visitato il Centro Grandi Ustionati di Cesena e l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove sono ricoverati i feriti e ha sorvolato in elicottero l’area dal disastro.
Successivamente si è recato a Foggia per un incontro in Prefettura con le autorità e una delegazione di immigrati in seguito all’incidente vericatosi nei pressi di Lesina.

Codacons attacca il ministro Toninelli

Durissimo attacco del Codacons al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, all’indomani del tragico incidente sul raccordo di Casalecchio, alle porte di Bologna, che ha causato immensi danni ai cittadini e alle infrastrutture autostradali.

“Nonostante i gravi incidenti che si stanno verificando in questi giorni di esodo e provocati dalla presenza di Tir in autostrada, il Ministro ha scelto di difendere la lobby degli autotrasportatori mettendo in secondo piano le esigenze di sicurezza stradale – spiega l’associazione -. Solo pochi giorni fa infatti il Ministero dei trasporti ha presentato ricorso d’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio che, accogliendo un ricorso del Codacons, ha bocciato il calendario 2018 contenente i giorni di divieto di circolazione dei mezzi pesanti ritenendo eccessive le deroghe rilasciate dai Prefetti e perché non in grado di garantire adeguata sicurezza sulle strade”.

Nelle motivazioni dell’appello il Ministero si schiera apertamente a favore della lobby dei Tir scrivendo: “si rappresenta che l’eventuale adempimento alle disposizioni della sentenza de qua, comporterebbe un’azione forte da parte del mondo produttivo e di quello dell’autotrasporto con eventuali condizioni e situazioni da “scontro sociale”, che avrebbe inevitabili ripercussioni sulla stabilità economico – produttiva del Paese, con il diretto coinvolgimento del Governo. Il principio interpretativo “assoluto” adottato dal Tribunale Amministrativo, per le suindicate ragioni, non appare, tuttavia, applicabile alla fattispecie de qua proprio perché non tiene in considerazione le variabili legate alle situazioni e alle condizioni contingenti od urgenti che si possono presentare e che sono alla base dell’emanazione delle deroghe Prefettizie ai sensi degli artt. 4, 5 e 6 dei DM
impugnati, nonché le fattispecie astratte e le esigenze e richieste a livello locale che, come sopra precisato, partecipano indirettamente e/o direttamente in modo sostanziale alla determinazione dei provvedimenti de quibus
”.

“Fa specie che il ministro Toninelli ritenga che assicurare la sicurezza a milioni di cittadini sia una esigenza meno importante nello scontro sociale che possono minacciare le lobby fasciste degli autotrasportatori – afferma il Codacons. Non solo contrasteremo al Consiglio di stato la vergognosa posizione del Ministro dei trasporti, ma chiederemo anche l’adozione di un provvedimento urgente per limitare tutto l’anno il trasporto su ruote di materiali pericolosi e/o infiammabili alle sole ore notturne”.