Urlo da record per il Black Day all’Aquafan di Riccione


All’Aquafan di Riccione più di 4.000 tra grandi e piccini hanno preso parte ad un urlo collettivo per abbattere il muro del suono. L’obiettivo? Superare i propri limiti

All'Aquafan di Riccione più di 4.000 tra grandi e piccini hanno preso parte ad un urlo collettivo per superare i propri limiti

Un urlo liberatorio, ma anche di sfida e per infondere coraggio a se stessi: è questo l’obiettivo del primo urlo da record che si è svolto oggi, sotto il sole di Riccione, all’Aquafan. Migliaia di persone che, in occasione del Black Day, ovvero la giornata pensata da Maxibon Black Cookie per spronare a superare gli ostacoli e a oltrepassare i propri limiti, hanno provato ad abbattere il muro del suono, superando con la propria voce il “bang” sonico prodotto da un jet che viaggia alla velocità di 1200 km/h.

Il celebre parco acquatico della riviera romagnola si è così trasformato in una grande area in cui tantissimi ragazzi e ragazze, attraverso un urlo collettivo, hanno voluto in modo simbolico superare i propri limiti e darsi insieme il coraggio necessario per scoprire il proprio “Dark Side”, cioè il lato nascosto di se stessi.

Grazie al connubio tra Maxibon e Aquafan, simboli dell’estate e del divertimento, abbiamo voluto così celebrare l’estate dei ragazzi italiani coinvolgendoli in un urlo da record – afferma Gustavo Stante, Country Marketing Director Froneri Italy – che manifesti il loro desiderio di superare i propri limiti nel divertimento sano e nella gioia di stare insieme, in linea coi valori di Maxibon”.

Un rito collettivo e liberatorio che vede protagonisti una parte di quegli stessi italiani che si dichiarano ‘popolo di coraggiosi’ e pronti ad affrontare il lato nascosto del loro carattere per vincere timidezza (61%), insicurezze (53%) e ansie (45%) e rapportarsi meglio con tutto ciò che li circonda. I dati sono di uno studio condotto da Maxibon in occasione del Black Day all’Aquafan su circa 2000 italiani di età compresa tra i 16 e i 55 anni per capire come affrontano quelle incertezze che impediscono loro di relazionarsi in maniera adeguata con se stessi e gli altri.

Un urlo collettivo pensato per lanciare un messaggio chiaro a tutti i giovani: mai fermarsi ai propri limiti ed essere “spaventati” dal proprio dark side. La consapevolezza di essi e la voglia di conoscersi a fondo possono anche migliorare se stessi e i propri rapporti con gli altri e far scoprire una parte inaspettata di sé che può anche essere un talento nascosto o una dote innata.