Nel Parco del Vesuvio 35 telecamere per incastrare piromani


Sistema di videosorveglianza con 35 videocamere nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il ministro dell’Ambiente Costa: “Per chi appicca incendi o inquina Daspo ambientale”

Sistema di videosorveglianza con 35 videocamere nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il ministro dell'Ambiente Costa: "Per chi appicca incendi o inquina Daspo ambientale"

“Per gli incendi dei rifiuti boschivi e per chi inquina chiederò il Daspo ambientale. Chi non ama il suo territorio vada via”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, intervenendo alla presentazione del nuovo sistema di videosorveglianza nella sede dell’Ente parco a Ottaviano (Napoli). Dopo la serie di incendi che hanno distrutto ettari di Parco la scorsa estate, la risposta delle istituzioni in questa stagione non si è fatta attendere.

“Il posizionamento di 35 videocamere all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio è un segnale importante, concreto e anche simbolico – ha spiegato Costa -. Mi aspetto ora che queste 35 telecamere diventino sempre di più, e non solo qui al Vesuvio; non si tratta di creare uno stato di polizia, e personalmente credo che solo chi ha qualcosa da nascondere possa protestare per questo intervento. Si tratta, invece, di uno strumento importante per il presidio del territorio e la prevenzione. Ed in più è una garanzia per il cittadino”.

Il Ministro ha poi esortato le amministrazioni locali: “Mi aspetto che i Comuni facciano la loro parte – ha detto -. Agganciatevi a questo sistema e supportatelo. Anzi ai Comuni dell’area dico: aiutate il Parco sulla questione rifiuti abbandonati. Se serve, come Ministero ci siamo. Anche questa è prevenzione”.

Infine, il Ministro ha voluto sottolineare alcuni interventi a tutela del territorio del Vesuvio: “Nell’ultimo anno – ha spiegato – sono state fatte alcune cose importanti, come i due presìdi dei Vigili del Fuoco nel Parco nazionale del Vesuvio. Inoltre, qualche giorno fa ho sottoscritto un protocollo d’intesa tra Carabinieri forestali e Vigili del fuoco per annullare il gap nello scambio di informazioni, e fare chiarezza su chi debba intervenire per dirigere le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi”.

“Inoltre, proprio qui sul Vesuvio – ha concluso il Ministro Costa – si sta facendo ingegneria naturalistica per trattenere suolo,  per consentire un risveglio naturalistico e, laddove si ritenga necessario, agire con interventi di piantumazione”.