Betway sponsor della Roma: Codacons in Procura


Per il Codacons l’accordo triennale di sponsorizzazione firmato tra Roma e Betway aggira il “Dl Dignità”. Denunciata anche la Lazio

La Roma ha siglato un accordo triennale con Betway, uno dei principali bookmaker online che diventerà l’Exclusive Training Kit Partner dei giallorossi

La Roma ha siglato un accordo triennale con Betway, uno dei principali bookmaker online che, come si legge sul sito della società “diventerà l’Exclusive Training Kit Partner dei giallorossi fino alla stagione 2020-21 compresa”.

“Il marchio di Betway sarà infatti presente sul materiale tecnico che la prima squadra utilizzerà durante gli allenamenti e beneficerà della visibilità sui campi di Trigoria, sui LED dello Stadio Olimpico, oltre a essere protagonista di contenuti esclusivi sui canali digital della Società” si legge ancora.

Lanciata nel 2006, Betway è una società di betting online su scala mondiale, che opera su una serie di mercati digitali regolamentati e detiene licenze in Italia, nel Regno Unito, a Malta, in Danimarca, Spagna, Belgio, Germania e Irlanda.

La sponsorizzazione, però, non è andata giù al Codacons che parla di “un vero e proprio colpo con destrezza messo a segno dall’As Roma che, in tutta fretta e poco prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dl Dignità, ha firmato un contratto triennale con la società di scommesse Betway”.

L’associazione dei consumatori ha presentato una diffida alla società sportiva ed un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.

Como noto il Dl Dignità all’art. 8 dispone che “a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive”. Il decreto prevede però che “Ai contratti di pubblicità in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto  resta  applicabile  fino  al  30 giugno 2019  la  normativa  vigente  anteriormente alla medesima data”.

“La decisione dell’As Roma sembrerebbe tesa ad eludere le norme del decreto che vietano la pubblicità ai giochi – denuncia il Codacons –. Infatti l’accordo è stato siglato prima della pubblicazione del Dl Dignità in Gazzetta Ufficiale, così da godere delle deroghe previste per i contratti in essere. Un contratto che in ogni non può ritenersi esente dai divieti previsti dalla nuova normativa, dal momento che non è certo la data di firma quella che determina le deroghe ma la data di esecuzione dell’accordo”

Un comportamento che il Codacons non solo stigmatizza, ma porta all’attenzione della Procura di Roma attraverso un esposto in cui si chiede di indagare sulla correttezza dell’operato dell’As Roma. Alla società sportiva il Codacons presenta inoltre una diffida in cui si chiede di rescindere dal contratto siglato con Betway.

“Rivolgiamo un appello al vicepremier Luigi Di Maio affinché intervenga sul caso, e invitiamo i tifosi della Roma a ribellarsi e opporsi allo sfruttamento della propria squadra del cuore a fini commerciali direttamente connessi alla dipendenza da gioco e alla salute dei cittadini. Siamo pronti inoltre a lanciare un boicottaggio degli abbonamenti per la prossima stagione se la società continuerà a ricevere soldi da soggetti che alimentano la piaga sociale della ludopatia” conclude il Codacons.

Anche la Lazio nel mirino dell’associazione

Dopo la Roma anche la Lazio finisce nel mirino del Codacons per aver firmato un contratto di sponsorizzazione con una società di scommesse.

“All’esposto in Procura contro la As Roma che ha siglato un accordo con Betway, si aggiunge ora la denuncia contro la Lazio, che secondo quando riportato dal Messaggero avrebbe chiuso il contratto con Marathonbet, altra nota agenzie di scommesse” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Chiediamo alla magistratura di accertare se i contratti firmati in fretta e furia dalle due società calcistiche, che hanno chiuso gli accordi poco prima della pubblicazione del Dl Dignità in Gazzetta Ufficiale, siano un tentativo di eludere le norme contro la pubblicità ai giochi contenute nel testo del decreto” spiega.

“Condanniamo duramente la scelta delle società calcistiche di legarsi alle società delle scommesse che alimentano specie tra i giovani il gravissimo fenomeno della dipendenza da gioco – afferma Rienzi – e non possiamo non denunciare come sia la Roma sia la Lazio abbiano firmato le sponsorizzazioni ad un passo dall’entrata in vigore delle nuove norme contro la pubblicità, così da avvalersi della deroga prevista dal decreto. CONI e FIGC devono vietare alle squadre di calcio, proprio per la grande influenza che hanno sui giovani, di accettare sponsorizzazioni che contribuiscono a distruggere le vite umane creando malati e dipendenti”.