W.S. calcio femminile in serie B ma penalizzata da pregiudizi


La squadra W.S. calcio femminile conquista la serie B ma viene penalizzata dai pregiudizi della terra calabrese

Poi non parliamo di Pari Opportunità in Calabria. “Malato” anche il calcio se il governo di competenza non guarda al patrimonio che potrebbe veicolare con la bandiera giallo rossa nel campionato calcistico più lambito che ci sia.

Certo che la squadra che quest’anno ha portato alto il vessillo del Catanzaro calcio è stata la W.S. del capoluogo calabrese, se vogliamo parlare di Parità di genere. Ragazze con adrenalina da vendere, sogni e tante speranze. Andare in serie B è stato un enorme successo fatto di grandi sacrifici.

Amare lo sport e condividerne i concetti è stato per loro l’unico stimolo per parlare della loro terra di uno sport che: “in Calabria siamo penalizzate” con forte amarezza sostengono. Ma il quesito che si sta consumando a fior di delusioni in questi giorni, appassisce l’entusiasmo delle ragazze. Non ci sono soldi per affrontare un campionato pieno di trasferte spostamenti vari e divise per competere con il resto d’Italia. Non si trovano sponsor.

Ma la domanda nasce spontanea: e se fossero stati calciatori maschi? I soldi sarebbero usciti? Ma chissà se troveranno gli sponsor per incominciare una campagna dignitosa. Sembrerebbe che Sergio Abramo non ha intenzione di finanziarle perché non ha soldi, l’assessore regionale Giovanni Nucera ci ha messo la volontà ma sono scaduti i termini dentro i quali si poteva accedere ai finanziamenti forse per incominciare il campionato. Parlare con il presidente Oliverio? Ci hanno rinunciato, visto l’andazzo.

La Calabria evoluta, la Calabria che si definisce progredita, la Calabria che pensa alla pubblicità progresso. Ma i dubbi sono tanti, sull’evoluzione di una terra troppo radicata a giudizi e pregiudizi e anche tabù. Dove la donna ha ancora oggi i suoi limiti dettati da una società cieca. Laddove la donna emancipata gestisce in modo egregio, qualsiasi attività, la collettività riesce a diventare anche “capitalista”, foriera di menti eccelse che fuori dalla Calabria riescono ad emergere.

La W.S. calcio nasce tanti anni fa come A.S.D. È una società storica del calcio femminile calabrese e italiano, nata nel 2006 come polisportiva Materdomini. Approda subito in serie C . I fondatori sono stati tre che hanno dato un’impronta permanente nella conduzione societaria. Antonio Ruggero, il presidente ancora in carica, Zinzi Angelo, Trapasso Roberto, Critelli Giovanni A. quest’anno ha ripreso a vincere conquistando la serie B, grazie anche al personale guida che sta accanto a loro e un allenatore che ha giocato con grandi squadre di serie A, Tato Sabadini. Chissà come finirà questa vicenda.