Listeria nei vegetali surgelati: controlli a tappeto in Italia


Il Ministero della Salute ha ha subito attivato tutti i controlli. Al momento nessun focolaio di infezione in Italia, ritiro dei prodotti Findus e Lidl contaminati dal batterio Listeria via precauzionale

nessun focolaio di infezione in Italia, ritiro dei prodotti Findus e Lidl contaminati dal batterio Listeria via precauzionale

In Italia al momento non risultano focolai  di  infezione da Listeria in vegetali surgelati, mentre sono scattati controlli a tappeto in tutte le regioni da parte del Ministero della Salute.

La risposta istituzionale è stata immediata dopo il richiamo dal mercato di 14 lotti di minestrone Findus, per “la potenziale contaminazione da Listeria di una partita di fagiolini, utilizzati in minima parte all’interno dei prodotti oggetto del richiamo”, spiega l’azienda. I lotti interessati dal ritiro sono: Minestrone Tradizione da un KG (L7311, L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326, L7304 e L7303); Minestrone Leggeramente Sapori Orientali 600g (L7257, L7292, L7318, L8011) e Minestrone Leggeramente Bontà di semi 600g (L7306).

Richiamati anche due prodotti surgelati, verdure miste e mais, a marchio Freshona venduti nei punti vendita Lidl della sola Sicilia. Questi i lotti: Art. 79520 “Freshona” Mais surgelato, 450g Codice a barre 20417963; Art. 12105 “Freshona” Mix di verdure surgelate, 1000g – Assortimento Gemüsemix – Mix di verdure Codice a barre 20039035.

Sto seguendo con la massima attenzione la vicenda del batterio Listeria. I miei uffici hanno subito  predisposto tutti i controlli e le misure necessarie” ha rassicurato il ministro della Salute Giulia Grillo.

I ritiri fanno seguito a una segnalazione di allerta europea proveniente dall’ Ungheria,  relativa alla presenza di Listeria monocytogenes in vegetali surgelati. La Listeria é resistente alle basse temperature e provoca tossinfezioni alimentari. Comunque  viene inattivato con la cottura.

Coldiretti: “Niente allarmismi”

“Occorre evitare pericolosi allarmismi in un situazione in cui gli italiani hanno consumato 402,5 milioni di chili di vegetali surgelati nel 2017 con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente, dovuto proprio alla crescita a tavola dei vegetali naturali e in particolare delle zuppe, dei passati e dei minestroni”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare l’importanza delle misure precauzionali adottate con il ritiro in Italia ed in altri Paesi europei di prodotti alimentari surgelati, a seguito del possibile rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes.

Dalla mucca pazza (2001) alla carne alla diossina nel nord europa (2008), dal latte alla melamina dalla Cina (2008) alla mozzarella blu (2010) fino alle polpette con carne di cavallo spacciata per manzo (2013) e venduta in tutta Europa, con la globalizzazione degli scambi commerciali gli allarmi si diffondono rapidamente nei diversi Paesi con pericolose conseguenze per la salute dei cittadini ma anche sul piano economico per gli effetti sui consumi poiché non si riesce a confinare l’emergenza anche per le logiche produttive e commerciali.

“Le complessità sono evidenti dallo stesso ultimo caso della Listeria che – riferisce la Coldiretti – sembra riguardare alcune confezioni vendute a marchio Findus che ha ricevuto la segnalazione da parte dell’azienda belga fornitrice Greenyard per una possibile contaminazione che potrebbe essere dovuta a verdure e mais prodotti in uno stabilimento in Ungheria. La stessa Greenyard ha peraltro annunciato il ritiro anche di prodotti surgelati a marchio Freshona nei punti vendita Lidl della sola Sicilia”.

“Le maggiori preoccupazioni – precisa la Coldiretti – sono proprio determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i prodotti a rischio per toglierli dal commercio con un calo di fiducia che provoca il taglio generalizzato dei consumi che spesso ha messo in difficoltà ingiustamente interi comparti economici, con la perdita di posti di lavoro”.

“L’esperienza di questi anni – sostiene la Coldiretti – dimostra l’importanza di una informazione corretta con l’obbligo di indicare in indicare in etichetta l’origine dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti ma anche la necessità di togliere il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione pubblica delle aziende che importano i prodotti dall’estero per consentire interventi rapidi e mirati”.

Codacons: “Pronti ad azione risarcitoria”

“Ennesimo scandalo alimentare in Italia che, nonostante le rassicurazioni del Ministero della salute, rischia di avere dimensioni enormi e di coinvolgere milioni di italiani”. Lo afferma il Codacons, commentando i ritiri di 14 lotti di minestrone Findus per potenziale contaminazione da Listeria.

“E’ evidente che il solo ritiro volontario di alcuni lotti potenzialmente pericolosi non è affatto sufficiente – afferma il presidente Carlo Rienzi -. La listeriosi è una malattia gravissima con un elevato tasso di mortalità, e occorre attivarsi subito per evitare focolai anche in Italia: per questo il Codacons diffida oggi il Ministro della salute Grillo e i Nas a svolgere controlli a tappeto in tutta Italia, attraverso analisi a campione sui prodotti in vendita nei supermercati di tutta la penisola e contenenti ortaggi surgelati”.

Per l’associazione i controlli si rendono necessari allo scopo di verificare che altri marchi non siano coinvolti nello scandalo alimentare. Per quanto riguarda Findus, il Codacons chiede di eseguire controlli su tutti i prodotti commercializzati dall’azienda e contenenti ortaggi surgelati, allo scopo di escludere possibili contaminazioni.

Si apre poi il fronte dei risarcimenti: “Tutti i consumatori che hanno acquistato i minestroni Findus oggetto di ritiro possono contattare il Codacons per le dovute azioni legali a loto tutela” spiega Rienzi.

“Ci auguriamo che il Ministro della salute Grillo a differenza del suo predecessore non rilasci comunicati rassicuranti che dopo poche ore vengono smentiti dai fatti, e si attivi prontamente per tutelare la salute degli italiani” conclude il presidente del Codacons.