Patto Carrefour-Tesco: etichetta a semaforo minaccia l’Italia


Coldiretti lancia l’allarme per l’alleanza franco-inglese di Carrefour e Tesco che prevede acquisti congiunti di prodotti per i propri marchi: “Minaccia per il Made in Italy”

Allarme per l'Italia dall’alleanza annunciata dal distributore francese Carrefour e la maggiore catena di supermercati del Regno Unito, Tesco

Coldiretti lancia l’allarme sui rischi dell’alleanza franco-inglese annunciata dal distributore francese Carrefour e la maggiore catena di supermercati del Regno Unito, Tesco, per una partnership strategica sugli acquisti congiunti di prodotti per i propri marchi (private label).

“L’alleanza tra Carrefour e Tesco non solo aumenta pericolosamente lo squilibrio di potere contrattuale tra pochi grandi gruppi della grande distribuzione commerciale e le imprese agricole, ma rischia di consolidare in Europa un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio e incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

L’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti adottata dalla grande distribuzione commerciale in Gran Bretagna e in Francia, come da Tesco e Carrefour, boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop).

Per l’Italia ad essere bocciati dal semaforo rosso inglese ci sono tra gli altri le prime tre specialità Dop Made in Italy più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato un elisir di lunga vita e il simbolo della dieta mediterranea.

“Si invita di fatto a non consumare alimenti con secoli di storia mentre al contrario – precisa la Coldiretti – viene dato il via libera, con il semaforo verde, a bevande artificiali edulcorate delle quali non è nota neppure la ricetta completa”.

“Con l’inganno delle etichette a semaforo – ha continuato Moncalvo – si rischia di sostenere, attraverso un approccio semplicistico, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo, non solo la salute dei cittadini italiani ed europei ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’Unione Europea”.

“In gioco per l’Italia, anche dopo il patto tra Tesco e carrefour – ha precisato – c’è la leadership italiana in Europa nelle produzioni di qualità con 293 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp). Il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali deve essere soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata, ma anche con chiarezza, a partire dalla necessità di adoperare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini mentre sistemi come il “traffic light” inglese e il “nutriscore” francese non informano, ma cercano di condizionare in modo fuorviante se non ingannevole la scelta del consumatore”.

“L’etichetta a semaforo inglese – conclude la Coldiretti – indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, porta a conclusioni fuorvianti come il ‘Nutri-score’ francese che classifica gli alimenti con cinque colori secondo il loro contenuto di ingredienti considerati “cattivi”’ (grassi, zuccheri), ma anche buoni” (fibre, frutta, verdura).