Salvini in Libia: “Patto per stop a immigrazione illegale”


Il Ministro dell’Interno Salvini ha incontrato a Tripoli l’omologo libico Abdulsalam Ashour: “Impegno massimo per collaborazione e contrasto all’immigrazione illegale”

Il Ministro dell'Interno Salvini ha incontrato a Tripoli l'omologo libico Abdulsalam Ashour: "Impegno per collaborazione e stop a immigrazione illegale"

Mentre la nave Lifeline della Ong tedesca è ancora nel Mediterraneo e ha chiesto di poter attraccare alla Francia e alla Spagna, dopo il rifiuto di Italia e Malta, sul fronte dell’emergenza migranti oggi il nostro Ministro degli Interni Matteo Salvini ha incontrato l’omologo libico Abdulsalam Ashour.

“La Libia è un paese amico dell’Italia e il mio impegno sarà massimo per definire una più stretta collaborazione per contrastare l’immigrazione illegale, ma anche per realizzare iniziative comuni in materia economica e culturale” ha affermato il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini, appena atterrato a Tripoli, durante l’incontro con il ministro dell’Interno libico Abdulsalam Ashour, cui ha preso parte anche l’ambasciatore italiano Giuseppe Perrone.

“Questo Paese rappresenta un’opportunità di sviluppo – ha aggiunto Salvini –. Saremo vicini alle autorità libiche anche con i necessari supporti tecnici ed economici per garantire insieme la sicurezza nel Mediterraneo e rafforzare la cooperazione investigativa e più in generale la collaborazione in tema di sicurezza». “Aspetto al più presto il ministro Ashour a Roma. Hotspots dell’accoglienza in Italia? Sarebbe un problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti. Noi abbiamo proposto centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come l’Italia” ha spiegato Salvini.

“Ribadisco il mio impegno per chiedere durante il prossimo vertice a Bruxelles che l’ Europa passi dalle parole ai fatti: l’Italia e la Libia non possono essere lasciate sole in tema di immigrazione. È necessario che siano protette le frontiere esterne dell’Europa ma che anche le frontiere esterne al sud della Libia vengano rinforzate. Deve essere un interesse comune dell’Europa la stabilità dei paesi del mediterraneo nel pieno rispetto della sovranità delle autorità libiche” ha concluso.