Stadio della Roma: Codacons denuncia la sindaca Raggi


La sindaca Raggi: “Andrò in Procura come testimone per chiarire una vicenda che mi vede parte lesa”. Ma l’associazione dei consumatori attacca: “E’ responsabile dello scandalo assieme al consiglio comunale”

La sindaca di Roma Virginia Raggi oggi ha incontrato in Campidoglio il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, per fare il punto sull'inchiesta relativa al nuovo stadio

La sindaca di Roma Virginia Raggi oggi ha incontrato in Campidoglio il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, per fare il punto sull’inchiesta relativa al nuovo stadio della società giallorossa che ha portato ad arresti eccellenti.

Raggi, al termine del vertice, ha affermato: “Andrò in Procura come testimone per fare chiarezza in una vicenda che mi vede parte lesa. Ricordo e preciso che la Procura ha già detto che non c’entro niente. Per favore non iniziamo con il solito fango”.

La sindaca della Capitale, durante la registrazione della trasmissione “Porta a Porta”, al conduttore Bruno Vespa ha spiegato che “sarà perché sono donna, o perché sono del M5s o perché sono scomoda. Ma questa cosa deve finire. Non sono lo sfogatoio d’Italia”.

Infine, sul futuro dello stadio della Roma, ha spiegato che “la Procura dice che gli atti della procedura sono tutti regolari. Noi faremo un ulteriore approfondimento del caso. Se non ci sono irregolarità potremo andare avanti”.

Codacons all’attacco

Saranno la Corte dei Conti e la Procura di Roma ad accertare se l’operato del sindaco Virginia Raggi e del Consiglio Comunale sia stato corretto, o se al contrario siano state commesse omissioni di atti dovuti che rendono il sindaco e i consiglieri comunali corresponsabili dei gravi fatti relativi allo Stadio della Roma. Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto alla magistratura penale e contabile ritenendo che l’iter seguito per l’approvazione del progetto sullo Stadio non sia stato regolare.

Il Decreto Legge 24/04/2017, n.50, recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali” prevede espressamente all’art. 62 che “Nel caso di impianti sportivi privati il verbale conclusivo della conferenza di servizi decisoria costituisce, ove necessario, adozione di variante allo strumento urbanistico comunale ed è trasmesso al sindaco, che lo sottopone all’approvazione del consiglio comunale nella prima seduta utile”.

Nel caso dello Stadio della Roma, tuttavia, il Consiglio Comunale non è stato chiamato ad esprimersi sul nuovo progetto. Per tale motivo il Codacons ha deciso di denunciare agli organi competenti il sindaco Raggi e i singoli consiglieri comunali per capire come mai questo obbligo di legge non sia stato rispettato, e se sia configurabile una omissione di atti dovuti con ripercussioni per le casse pubbliche.

Con una diffida che sarà inoltrata oggi, il Codacons chiede inoltre a Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di sottoporre entro 30 giorni il progetto finale sullo Stadio di Tor di Valle allo stesso Consiglio, affinché provveda al suo annullamento considerati i gravi reati emersi dalle indagini della Procura.

Nel corso della conferenza stampa di oggi organizzata assieme al Tavolo della Libera Urbanistica il Codacons ha lanciato inoltre una azione risarcitoria in favore dei tifosi della Roma, alla quale si può aderire a partire da oggi sul sito www.codacons.it , azione che mira a far ottenere gli utenti il risarcimento dei danni subiti in qualità di parte lesa.

L’associazione, infine, ha presentato una istanza d’accesso per conoscere tutti gli atti che hanno portato l’Anac ad approvare il progetto sullo Stadio.