Da pulmanista a ghosting: le nuove parole nel vocabolario


In esclusiva per Libreriamo l’Accademia della Crusca anticipa i neologismi entrati nei primi mesi del 2018 nell’uso comune e che troveremo nella prossima edizione del vocabolario della lingua italiana

In esclusiva per Libreriamo l’Accademia della Crusca anticipa i neologismi che troveremo nella prossima edizione del vocabolario della lingua italiana

Non più semplicemente “autista” ma “pulmanista” in riferimento al conducente di un autobus; si leggerà “legnameria” per indicare il luogo in cui si conserva e si acquista la legna; e se una persona non ci risponderà più sarà etichettata come protagonista di un caso di “ghosting”.

Sono queste le principali parole entrate nell’uso comune della nostra lingua e che saranno protagoniste a fine anno delle edizioni aggiornate del vocabolario. A rivelarle in esclusiva per Libreriamo (www.libreriamo.it)  è Paolo D’Achille dell’Accademia della Crusca.

I neologismi hanno da sempre caratterizzato la lingua italiana, frutto di una società sempre alla ricerca di nuovi modi di comunicare. La questione dei neologismi è stata avvertita soprattutto poco più di un anno fa, quando c’è stato il bambino che ha scritto di “petaloso” ed ha fatto molto clamore per qualche giorno.

Il termine “friendzonare”, ovvero considerare un corteggiatore un semplice amico, è stato accettato nel 2017. Altre parole entrate nelle ultime edizioni del vocabolario sono “influencer” riferita a chi riesce ad influenzare con la propria opinione su internet, e “bullizzare” tratta da bullo con suffisso –izzare.

“L’Accademia della Crusca – spiega Paolo d’Achille –  accanto al servizio di consulenza ha un settore dedicato ai neologismi in cui raccogliamo segnalazioni parole nuove che non si trovano nei vari dizionari, e cerchiamo di analizzarle per valutarne l’opportunità di replicarsi nel lessico. L’ingresso di parole nuove rappresenta un richiamo editoriale:  i vari dizionari ogni anno lanciano una nuova edizione reclamizzando in particolare le parole nuove che sono state inserite”.

Come avvenne all’epoca per “petaloso”, recentemente un altro gruppo di studenti ha chiesto alla Crusca di registrare la parola “pulmanista”. La segnalazione è arrivata da una classe di alunni di una V elementare di Bisignano (prov. Cosenza) che chiamano così l’autista del pulmino che li porta a scuola ogni mattina; la maestra, quando usano la parola, li corregge, ma loro vorrebbero che la parola fosse accolta nel dizionario perché designa un autista particolare; la redazione ha risposto, riconoscendo che la parola è ben formata e che potrebbe imporsi nell’uso.

Un’altra parola segnalata è “legnameria”, che sta ad indicare un’azienda che vende legna. La parola già adesso è usata in particolare nell’area romana – la stessa da cui proviene la parola falegname, che ha sostituito la voce fiorentina legnai(u)olo – ed è evidentemente ricalcata sul termine falegnameria.

Un altro neologismo che vedremo sul prossimo vocabolario è “ghosting”. Il termine inglese, che deriva da ghost “fantasma” indica chi, dopo aver intrattenuto una relazione con qualcuno, sparisce improvvisamente, senza spiegazioni; questa modalità molto scortese di troncare una relazione esisteva già da tempo, ma ora è in espansione, anche con riferimento alla comunicazione informatica, che spiega l’anglicismo.

Non sempre occorre inserire nuove parole all’interno di una lingua, basterebbe soltanto allargare lo spettro semantico di alcune parole già in uso. Per questo Paolo D’Achille, che oltre ad essere accademico della Crusca è anche insegnante di linguistica italiana a Roma 3, spiega la trasformazione che avviene della lingua attraverso neologismi semantici, ovvero quando una parola già in uso cambia significato o ne acquista uno nuovo. “Come esempio di neologismo semantico abbiamo la parola “abbattere”; il nuovo significato si spiega con un’ellissi: abbattere la temperatura di un alimento diventa abbattere un alimento. Si sta diffondendo con la crescente attenzione per la qualità e la salubrità dell’alimentazione”.