Il MIUR ricorda De Sanctis nel bicentenario della nascita


Il Ministro dell’Istruzione Bussetti alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis, primo Ministro della Pubblica Istruzione: “È ancora punto di riferimento per chi si occupa delle nuove generazioni”

Il Ministro dell'Istruzione Bussetti alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis, primo Ministro della Pubblica Istruzione: “È ancora punto di riferimento per chi si occupa delle nuove generazioni”

Alla Banca d’Italia la cerimonia di “Opus et labor, letteratura ed economia nel Rinascimento” è stata l’occasione per celebrare il bicentenario della nascita del primo Ministro della Pubblica Istruzione, Francesco De Sanctis.

Scrittore, critico letterario, politico e filosofo, De Sanctis nacque a Morra Irpina, in provincia di Avellino, esattamente 201 anni fa, il 28 marzo 1817.

“De Sanctis è un punto di riferimento imprescindibile per chi, come me, ha sviluppato il proprio percorso professionale all’interno del mondo dell’istruzione. Credo che oggi chi si trova a vario titolo a occuparsi della formazione e dell’istruzione delle nuove generazioni debba avere presente lo spirito che guidò l’azione di Francesco De Sanctis, uno spirito attento alle varie componenti del mondo dell’educazione. Tutti noi dobbiamo quindi guardare alle esigenze degli studenti e delle studentesse, alle istanze di cambiamento della scuola e del mondo della formazione nel suo complesso, con spirito di servizio e responsabilità” ha esordito il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.

“Nei corsi di Legislazione Scolastica che ho tenuto presso alcuni atenei, – ha aggiunto il Ministro – sono partito spesso da ciò che Francesco De Sanctis ha pensato e realizzato per l’Istruzione e la Formazione Italiana del suo tempo, un’azione culturale e politica che partiva dal presupposto che la libertà degli uomini e di un popolo dipendesse dallo studio e dalla cultura. Ma Francesco De Sanctis è, per me, un punto di riferimento ancora di più oggi, nel momento in cui mi trovo a ricoprire una carica che fu sua. Una carica che vorrei assumere con lo stesso spirito di servizio e con la stessa passione che hanno contraddistinto la sua azione governativa”.

“In questi giorni mi accingo ad affrontare una sfida importante in un Ministero fondamentale per la vita del nostro Paese. Consapevole dell’importanza dei miei compiti, lavorerò per rendere sempre più efficienti e innovative l’Istruzione, l’Università e la Ricerca affinché siano capaci di rispondere ai bisogni di una Nazione che ha intrapreso il cammino del cambiamento. Mi impegnerò a risolvere le eventuali criticità che si presenteranno, scegliendo, di volta in volta, gli interlocutori, i collaboratori più qualificati e le strategie più idonee al raggiungimento degli obiettivi necessari a rendere il nostro sistema scolastico e universitario al passo con i tempi e con le più recenti sfide globali della cultura e del lavoro” ha proseguito.

In questo processo di cambiamento, ha sottolineato Bussetti, “saranno chiamate ad impegnarsi tutte le componenti professionali del mondo della scuola, gli studenti, le famiglie, ma anche le agenzie e le istituzioni territoriali e il mondo del lavoro. Perché, se vogliamo inaugurare veramente una stagione di rilancio del sistema di istruzione, è necessario pensare a un impegno che coinvolga tutta l’Italia”.

Presenti all’evento oltre al Ministro Bussetti, il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il Vicepresidente del Comitato De Sanctis 200 anni, Gianni Letta, il Presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis, i professori Massimo Cacciari, Giacomo Marramao e Cesare Mirabelli, l’attrice Laura Morante e numerosi esponenti del mondo della cultura, della politica e dell’impresa.

“Da insegnante, quale era stato, De Sanctis Ministro operò con grande pragmatismo: conosceva bene le criticità, le mancanze del mondo della scuola senza dimenticarne i punti forza. Sapeva che dare accesso all’istruzione era fondamentale per costruire un Paese di uomini e donne protagonisti e liberi. Sulla base di una conoscenza profonda e aperta della pedagogia e della didattica, si impegnò a rafforzare e a innovare tutti gli ordini di scuola. A Francesco De Sanctis dobbiamo un patrimonio di interventi normativi che hanno posto le basi di una scuola per tutti”, ha concluso Bussetti.