Volcan de Fuego: è emergenza umanitaria in Guatemala


UNICEF: più di 650.000 bambini vivono in aree colpite dall’eruzione del Volcan de Fuego. Intanto sale il bilancio delle vittime

UNICEF: più di 650.000 bambini vivono in aree colpite dall'eruzione del Volcan de Fuego. Intanto sale il bilancio delle vittime

Il Volcan de Fuego che nei giorni scorsi ha devastato parte di Guatemala City con la più forte eruzione degli ultimi 40 anni non dà tregua alla popolazione e ai soccorritori, che da giorni scavano tra cenere e fango alla ricerca dei dispersi.

Nelle ultime ore il Volcan de Fuego ha ripreso la sua attività eruttiva anche se in maniera più contenuta rispetto al disastro della settimana scorsa e intanto si aggrava il bilancio delle vittime, salito a 109 morti, mentre sono più di 200 le persone che risultano disperse.

In Guatemala la macchina dei soccorsi non si è mai arrestata tranne che nei momenti più critici e rischiosi per l’incolumità degli operatori e gli aiuti continuano ad arrivare da ogni parte del mondo.

L’UNICEF sta lavorando nel Paese con i partner per fornire aiuto agli oltre 650.000 bambini e adolescenti che vivono nelle aree colpite dall’eruzione del Volcan de Fuego. Finora, fa sapere l’organizzazione, sono state evacuate oltre 12.000 persone, mentre circa 3.700 persone – tra cui centinaia di bambini – sono ora ospitate in rifugi di emergenza.

“In situazioni di emergenza come questa, i bambini potrebbero perdere l’accesso a cibo e nutrimento adeguati, assistenza sanitaria, protezione, acqua potabile e servizi igienico-sanitari”, ha dichiarato Carlos Carrera, rappresentante dell’UNICEF in Guatemala. “È imperativo garantire che i bambini colpiti, compresi quelli che ora vivono in centri di accoglienza, rimangano protetti da malattie e violenze e siano al sicuro”.

Team dell’UNICEF in Guatemala hanno effettuato una valutazione della situazione con il governo e i suoi partner per determinare le necessità urgenti dei bambini e delle loro famiglie e coordinare le azioni di risposta, tra queste:

  • Fornire sostegno psicosociale ai bambini colpiti e alle loro famiglie;
  • Sostenere il ricongiungimento familiare per i figli separati;
  • Garantire la protezione dei bambini nei centri di accoglienza;
  • Garantire acqua, igiene e servizi igienici adeguati;
  • Aprire spazi adatti ai bambini;
  • Sostenere un’alimentazione adeguata per i bambini, sottolineando i benefici dell’allattamento al seno per i bambini;
  • Garantire la continuità dell’istruzione e il ritorno a scuola il più presto possibile.