La crisi politica rischia di costare 1,2 miliardi agli italiani


Secondo le stime del Codacons in caso di nuove elezioni la crisi costerebbe nel 2018 agli italiani 1,2 miliardi di euro solo per costi della politica

In caso di nuove elezioni in autunno, gli italiani si troverebbero a sostenere nel 2018 una maxi-spesa per complessivi 1,2 miliardi di euro solo per costi della politica.

In caso di nuove elezioni in autunno, gli italiani si troverebbero a sostenere nel 2018 una maxi-spesa per complessivi 1,2 miliardi di euro solo per costi della politica. Lo denuncia oggi il Codacons, che fa i conti sulle ripercussioni dello stallo nella formazione del nuovo Governo per le tasche della collettività.

La mancata formazione di in un esecutivo ha prodotto il blocco dei lavori parlamentari, ma Camera e Senato continuano a produrre costi immensi. Nel dettaglio dalle ultime elezioni del 4 marzo ad oggi il Parlamento tra spese vive, compensi a dipendenti, Deputati e Senatori, e tutti gli altri costi per mantenere in vita le due camere, è costato complessivamente 379,7 milioni di euro, pur non svolgendo alcun tipo di attività.

A questi costi della politica occorre aggiungere l’organizzazione di nuove elezioni in autunno, considerato che con ogni probabilità il Governo Cottarelli in via di definizione non otterrà i numeri in Parlamento.

“Per ogni chiamata alle urne lo Stato spende circa 400 milioni di euro per l’organizzazione dei seggi e tutte le altre spese connesse – analizza l’associazione –. Questo significa che la doppia tornata elettorale (prima quella del 4 marzo, poi quella in autunno) produrrà costi a carico della collettività per un totale di 800 milioni di euro. L’impasse della politica incapace di formare un Governo, quindi, costerà agli italiani complessivamente circa 1,2 miliardi di euro nel 2018 solo per costi della politica, tra blocco del Parlamento e spese organizzative delle elezioni”.

“Rivolgiamo un appello al Presidente della Repubblica Mattarella e ai leader di Lega e M5S Salvini e Di Maio affinché si eviti l’ennesimo sperpero di soldi pubblici a danno della collettività – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Chiediamo loro di trovare un accordo per la formazione di un governo politico, affidando l’incarico a Conte o ad altro Premier ed individuando un soggetto diverso da Paolo Savona per l’Economia, in modo da attuare il contratto di Governo siglato dai due partiti evitando inutili spese agli italiani”.