Tragedia a Pisa: bimba muore dimenticata in auto dal padre


La piccola di 1 anno ritrovata senza vita nel pomeriggio nel seggiolino all’interno dell’auto parcheggiata vicino allo stabilimento dove lavora il padre

Tragedia a Pisa, dove una bimba di 1 anno è morta dimenticata nell'auto dal padre. Il tragico evento è accaduto lungo una strada di San Pietro a Grado, nei pressi dello stabilimento industriale dove lavora l'uomo.

Tragedia a Pisa, dove una bimba di 1 anno è morta dimenticata nell’auto dal padre. Il tragico evento è accaduto lungo una strada di San Pietro a Grado, nei pressi dello stabilimento industriale dove lavora l’uomo.

Il corpo senza vita della piccola, secondogenita dell’uomo originario del Grossetano, è stato scoperto nel pomeriggio, attorno alle 16. Inutili i tentativi di rianimarla dei soccorritori: per la bimba, che era sul seggiolino, non c’era più niente da fare.

Codacons: “Che fine ha fatto l’emendamento sui dispositivi nelle auto?”

Per il Codacons quella accaduta a Pisa, è “una tragedia che si sarebbe potuta evitare se le istituzioni avessero accolto il nostro grido d’allarme e la richiesta che avanziamo da oltre 10 anni di rendere obbligatori allarmi sulle auto per avvisare il guidatore circa la presenza di bambini sui sedili posteriori”.

L’associazione dei consumatori da più di 10 anni chiede “di rendere obbligatori sulle autovetture circolanti in Italia sistemi di allarme in grado di avvisare i genitori della presenza di bambini sui sedili. “Esiste già un sistema brevettato e presentato alle case automobilistiche che non solo avvisa attraverso allarmi sonori se si esce dalla macchina lasciando i bambini sui sedili, ma fa anche scattare in modo automatico il sistema di climatizzazione dell’autovettura così da evitare incidenti anche gravi”.

“Ci chiediamo che fine abbia fatto l’emendamento alla manovra approvato a dicembre 2017dalla Commissione Trasporti della Camera e che avrebbe dovuto rendere obbligatori i dispositivi per segnalare quando un bambino è stato dimenticato in auto dai genitori” conclude il Codacons.