Carburanti: la benzina torna sopra 1,6 euro al litro


Rincari per benzina e gasolio a causa delle tensioni USA-Iran: per un pieno si spendono 2,3 euro in più rispetto al mese scorso

Fare il pieno costerà di più in questi giorni a causa del rincaro dei prezzi dei carburanti, con la benzina che è tornata sopra a 1,6 euro al litro per effetto del costo del petrolio.

Fare il pieno costerà di più in questi giorni a causa del rincaro dei prezzi dei carburanti, con la benzina che è tornata sopra a 1,6 euro al litro per effetto del costo del petrolio.

Aumenti si registrano però anche per il gasolio, che in appena un mese fa registrare un +3,3% del prezzo alla pompa come denuncia il Codacons che chiede ai Nas di indagare sui rincari dei listini.

“Nelle ultime ore i listini di benzina e gasolio sono sensibilmente aumentati, al punto che per un litro di diesel si spende oggi il 3,3% in più rispetto al mese scorso. Rincari anche per la benzina, che aumenta alla pompa del +2,8% al punto che per un pieno di carburante si spendono oggi 2,3 euro in più rispetto al mese scorso” spiega l’associazione dei consumatori.

“Sulle quotazioni del petrolio pesa la tensione tra Iran e Stati Uniti, ma gli effetti sui listini alla pompa sono troppo veloci e danneggiano le tasche dei consumatori” denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

“Una speculazione che potrebbe configurare una forma di aggiotaggio, e per tale motivo chiediamo ai Nas di attivarsi per verificare come sia possibile che il prezzo alla pompa aumenti al solo annuncio di tensioni in Medioriente, nonostante il petrolio venduto oggi sia stato acquistato nei mesi scorsi, quando le quotazioni erano decisamente inferiori ai prezzi odierni” conclude Rienzi.

Sul tema è intervenuta anche Coldiretti: “In un Paese come l’Italia dove l’85 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada l’aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione”.

Secondo la Confederazione “l’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi di benzina e gasolio il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole”.