Franceschini saluta il Mibact: “Lavoro più bello del mondo”


Il Ministro dei Beni culturali Franceschini saluta il personale del dicastero: “Mi sono appassionato e divertito quanto mai”

Il Ministro dei Beni culturali Franceschini saluta il personale del Mibact: “Mi sono appassionato e divertito quanto mai”

La formazione di un nuovo governo gialloverde formato da Movimento 5 Stelle e Lega si avvicina e per gli attuali ministri rimasti in carica, come Dario Franceschini, è tempo di saluti. “Aveva davvero ragione Obama. Quando lo ho accolto in occasione della sua visita al Colosseo a pochi giorni dal mio insediamento presentandomi come il Ministro della cultura e del turismo, ha gridato più volte ai suoi collaboratori che non esiste al mondo mestiere più bello. Ed è vero. Mi sono appassionato e divertito quanto mai”. Così il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, avvicinandosi la fine del suo mandato ha salutato i dipendenti del MiBACT nella Sala Spadolini del Collegio Romano.

“Avevo sofferto a lungo la marginalità a cui era stato relegato il ministero, volevo mettere a disposizione un po’ di esperienza politica e parlamentare – ha aggiunto Franceschini – e sostenere di essermi sentito chiamato a guidare il ministero economico più importante del Paese è servito a convincere i decisori a una possibilità di confronto che ha permesso di iniziare la storia di riscatto che in questi anni ho costruito insieme a voi”.

“Non siamo sempre stati d’accordo su tutto – ha detto Franceschini ai molti dirigenti e direttori dei musei autonomi presenti al saluto – ma nel complesso abbiamo innestato tanti cambiamenti, dalla riforma del ministero alla legge sul cinema, dall’art bonus alla legge sullo spettacolo dal vivo. Un processo di cambiamento come questo può contenere scelte giuste e sbagliate, ma il bilancio generale è che si è ricostruita una centralità del settore resa possibile da un lavoro collettivo, una missione di squadra che non sarebbe stata possibile senza le vostre straordinarie professionalità”.

“Chiedo a me e a tutti voi – ha concluso Franceschini – di impegnarci affinché non si torni indietro. I governi si alternano, ma l’Italia resta l’Italia e cultura e turismo rimangono il settore principale su cui investire”.