Finale Tim Cup: Milan e Juventus al Quirinale da Mattarella


Staff e giocatori di Milan e Juventus ricevuti dal Presidente della Repubblica Mattarella in attesa della finale di Tim Cup di domani all’Olimpico: “Io arbitro, i giocatori devono aiutarlo con la loro correttezza”

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Gennaro Gattuso allenatore della squadra A.C.Milan

Milan e Juventus si contenderanno domani allo stadio Olimpico di Roma la Tim Cup 2018 e intanto oggi staff e giocatori delle due squadre sono saliti al Colle dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Il Presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale i calciatori, i dirigenti e gli staff tecnici di Milan e Juventus e nel corso dell’incontro sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè e i capitani delle squadre finaliste Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci.

Al termine il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti: “È davvero un piacere incontrarvi. Mi dispiace non poter assistere domani sera all’incontro, come ho fatto negli anni passati. Sono certo che sarà un grande incontro che coinvolgerà tante persone, non soltanto coloro che saranno presenti nello stadio, ma attraverso la TV. Vi auguro un grande incontro, sono certo che lo sarà. Qui, tra coloro che lavorano al Quirinale, vi sono sostenitori di tante squadre di calcio, e vi sono anche molti juventini e molti milanisti. Io non sono tra questi perché ho l’obbligo di guardare con uguale simpatia a tutte le squadre d’Italia”.

“Come tutte le grandi società di calcio e i loro protagonisti, voi siete la punta più avanzata, più importante, più conosciuta di un grande movimento sportivo che è il più popolare, il più seguito, anche il più amato nel nostro Paese, e non soltanto nel nostro Paese.Vi è una certa concorrenza, anche da parte di altri sport che – come è noto – stanno sviluppando una grande diffusione di sostegno, dal basket, alla pallavolo, a tanti altri sport, ma il calcio rimane quello più seguito e davvero più amato dai nostri concittadini” ha affermato Mattarella.

“Quindi voi avete anche una grande responsabilità perché siete il modello cui guarda un grande movimento di persone nel nostro Paese. Siete il modello da seguire e da imitare, anche da parte di calciatori già affermati delle serie inferiori, dagli amatori, dai dilettanti del gioco del calcio, dai ragazzini, dai bambini che guardano a voi con ammirazione per imitarvi. Questo naturalmente vi dà una grande responsabilità. Ciò che hanno appena detto Buffon e Bonucci è di grande importanza sul rapporto che c’è tra squadre che competono, che concorrono, ma che si rispettano e che hanno a cuore la correttezza, perché l’esempio che voi date si riverbera su un numero molto grande di persone, particolarmente di giovani e ragazzi” ha aggiunto il Capo dello Stato.

“Questo mi fa pensare agli arbitri, ai miei colleghi. Quando sono stato eletto Presidente della Repubblica, come di rito ho giurato davanti al Parlamento e ho pronunciato un discorso, e mi sono paragonato a un arbitro, assicurando la mia imparzialità. Ciò ha dato luogo a un grande applauso. Ho detto subito dopo: ‘I giocatori lo aiutino l’arbitro con la loro correttezza’. Vi è stato anche qui un applauso, ma con qualche segno di sorpresa. Bisogna sempre ricordare che l’arbitro può condurre bene un incontro se ha un buon aiuto, nel senso della correttezza, della mancanza di simulazione, dell’impegno leale” ha sottolineato Mattarella con riferimento velato ma non troppo ai partiti che non sono riusciti ancora a formare un nuovo Governo.

“Io seguo, quando posso, le partite di calcio e vedo spesso tanti esempi di correttezza durante e dopo il gioco. Sono esempi importanti perché si trasmettono a tanti giovani. È una cosa di grande importanza. I nostri arbitri sono tra i migliori al mondo; qualche volta anche loro possono commettere degli errori, come è noto e inevitabile. Ma guardando quel che avviene nelle coppe internazionali bisogna essere molto contenti dei nostri arbitri. Però vanno aiutati dai protagonisti. Quando l’arbitro non si nota vuol dire che i protagonisti stanno svolgendo a perfezione il loro compito. E un buon arbitro generalmente spera di non essere mai notato. Vi faccio molti auguri. Il vostro compito è importante perché siete visti come modello di competizione leale da tante persone. Voi siete protagonisti realmente animati da questo valore, come è stato poc’anzi ricordato da Buffon e da Bonucci. Vi faccio molti auguri. In bocca al lupo. Spero di riuscire a vedere la partita. Non ne sono certo, ma sono certo che sarà un bello spettacolo” ha concluso rivolgendosi alle delegazioni di Milan e Juventus.