Tragedia sulle Alpi svizzere, il Codacons si rivolge alla magistratura


L’associazione dei consumatori chiede di indagare per concorso in omicidio colposo plurimo dopo la tragedia sulle Alpi svizzere

Con un esposto alla Procura della Repubblica di Roma il Codacons chiede oggi alla magistratura italiana di attivarsi sulla tragedia avvenuta sulle Alpi svizzere che ha visto la morte di 5 scialpinisti italiani

Con un esposto alla Procura della Repubblica di Roma il Codacons chiede oggi alla magistratura italiana di attivarsi sulla tragedia avvenuta sulle Alpi svizzere che ha visto la morte di 5 scialpinisti italiani, e di indagare alla luce della possibile fattispecie di concorso in omicidio colposo plurimo.

“Vogliamo capire se vi siano stati errori o omissioni che abbiano contributo a determinare i 5 decessi, e la magistratura italiana ha facoltà di indagare su reati a danno di connazionali avvenuti all’estero, in base all’art. 10 del Codice Penale” spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi.

“In particolare chiediamo di accertare il ruolo degli organizzatori dell’escursione sulle Alpi svizzere, anche alla luce delle preoccupanti notizie emerse in queste ore in base alle quali il gruppo sarebbe uscito sprovvisto di GPS funzionante, e sarebbero stati commessi errori da parte della guida, come testimoniato da Tommaso Piccioli, uno sei sopravvissuti alla tragedia” aggiunge.

Nell’esposto l’associazione chiede in particolare di indagare “sulla gestione amministrativa e autorizzativa della escursione, se vi siano state possibili omissioni, se siano state valutate al meglio le condizioni climatiche in base al grado di esperienza degli escursionisti, se gli equipaggiamenti siano stati verificati, controllati e giudicati idonei per il tipo di escursione e per il tipo di condizioni climatiche e quindi autorizzati, se vi siano state negligenze tali da aver comportato il configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilavanti quali concorso in omicidio colposo plurimo, reato di cui dall’art. 328 c.p., omesso controllo e vigilanza, pericolo per la sicurezza la salute e l’incolumità pubblica”.