Sud Sudan: rilasciati incolumi i 10 operatori umanitari rapiti


I dieci operatori umanitari erano stati rapiti da un gruppo armato durante un viaggio tra Yei e Tore. Il Direttore generale dell’UNICEF Fore: “Grati a tutti coloro che hanno contribuito a garantire il rilascio”

Rilasciati dieci operatori umanitari rapiti da un gruppo armato lo scorso mercoledì 25 aprile, fuori della città di Yei, in Sud Sudan. Il gruppo è tornato sano e salvo a Juba

Oggi sono stati rilasciati dieci operatori umanitari rapiti da un gruppo armato da mercoledì 25 aprile, fuori della città di Yei, in Sud Sudan. Il gruppo è tornato sano e salvo a Juba, come spiega in una nota l’UNICEF.

I dieci operatori umanitari rapiti sono stati sottoposti a controlli medici e pare siano in buona salute sempre secondo l’organizzazione.

“È un grande sollievo riavere i nostri colleghi con noi sani e salvi”, ha dichiarato Henrietta H. Fore, Direttore generale dell’UNICEF.

“Siamo grati a tutti coloro che hanno contribuito a garantire il loro rilascio e invitiamo ancora una volta tutte le parti coinvolte in questo conflitto a non prendere di mira o impedire agli operatori umanitari di svolgere il loro lavoro di salvataggio. Episodi come questo devono finire” ha aggiunto Fore.

Il team di dieci operatori umanitari – di cui due sono dell’UNICEF – è scomparso durante il viaggio da Yei a Tore, dove avrebbe dovuto effettuare una valutazione sulle esigenze umanitarie della popolazione. Gli operatori umanitari saranno presto ricongiunti con le loro famiglie e riceveranno sostegno psicosociale e aiuto.

La notizia arriva a pochi giorni dal rilascio di circa 200 bambini soldato in una comunità rurale chiamata Bakiwiri, a circa un’ora di auto da Yambio, nello stato dell’Equatoria Occidentale.

I 207 minori rilasciati (112 ragazzi, 95 ragazze), provenivano dal Movimento di Liberazione Nazionale del Sud Sudan (SSNLM) – che nel 2016 ha firmato un accordo di pace con il Governo e sta ora integrando i suoi ranghi nell’esercito nazionale – e dall’Esercito di Liberazione del Popolo del Sudan in Opposizione (SPLA-IO).