Formula 1: dal caos di Baku spunta Hamilton, Vettel solo 4°

Gran premio di Azerbaijan: il britannico trionfa davanti a Raikkonen in un finale “pazzo”

Lewis Hamilton centra a Baku, nel Gran Premio di Azerbaijan, la prima vittoria stagionale davanti a Kimi Raikkonen, al termine di una gara avvincente.

Il campione del mondo in carica approfitta di un finale di corsa caotico segnato dall’ingresso della safety car, e supera prima Vettel che va lungo in frenata perde due posizioni (dalla seconda alla quarta), poi il compagno di squadra Bottas che fora la ruota posteriore da leader.

In Azerbajian è festa doppia per la “formichina” Hamilton che grazie al successo sul circuito cittadino di Baku e agli altri due podi conquistati finora balza anche al comando del Mondiale piloti con 70 punti davanti a Vettel, ora a quota 60.

Alle spalle della Mercedes del britannico si è piazzata la Ferrari di Kimi Raikkonen, seguito dalla Force India del messicano Perez. Solo quarto Sebastian Vettel: da un week end dominato fino a pochi giri dalla fine, la Ferrari esce con un secondo e quarto posto che lasciano l’amaro in bocca.

Il Gran Premio dell’Azerbaijan si conferma una gara totalmente imprevedibile: la safety car azzera i distacchi togliendo a Vettel, che era in testa, la possibilità di vincere, ma dando a Raikkonen, che partiva più indietro, il modo di recuperare. Dopo quattro gare, la scuderia di Maranello è comunque in testa al Mondiale costruttori per quattro punti.

La gara

In griglia i primi montano tutti gomme Supersoft, tranne Raikkonen che scatta con le Ultra. Partenza regolare per Vettel dalla pole position, mentre l’altro ferrarista lotta con Ocon e subito volano i rottami in pista: Ocon finisce contro le barriere e primo ingresso della safety car. Passano cinque giri prima che la gara riprenda: Vettel resiste alla “legge della scia” di Baku e allunga con decisione.

Il duo di testa ha lo stesso ritmo ma alla prima curva del giro 22 Hamilton blocca le ruote e rovina le gomme: è il segnale che rientrerà ai box. La SF71H di testa resta fuori e continua a spingere. Vettel è un radar, continua a informarsi sulle posizioni delle altre vetture. Entra ai box alla fine del trentesimo giro e monta le Soft, come previsto. Al quarantesimo giro succede di tutto: le due Red Bull di Ricciardo, vincitore in Cina, e Vertsappen si scontrano in rettilineo e con l’ingresso scontato della safety car la Ferrari decide per un doppio pit-stop: Bottas, in questo momento, guida davanti a Vettel, Hamilton e Raikkonen.

Dieci giri da fare e di nuovo tutto in discussione perché mentre scalda le gomme, Grosjean va a sbattere e la neutralizzazione si allunga. Restano quattro giri di gara e il quartetto di testa, alla ripartenza, si apre a ventaglio: Vettel prova l’attacco ma va lungo e spiattella le ruote ritrovandosi in quarta posizione.

Raikkonen si ritrova terzo con le Mercedes davanti ma le emozioni non sono finite: Bottas fora la posteriore destra su un detrito e cede la posizione di testa a Hamilton, mentre Perez supera Vettel. E stavolta non cambia più niente.

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