Il giallo della prof dell’Università della Calabria


Disegni di politica universitaria sotto? Un sogno, un traguardo tramutato in tragedia per una giovane laureanda

Sarà vittima di una macchinazione che vede imputata la prof piemontese in un complotto messo su per ordire una punizione? O sarà un taglio in odor leghista che suscita alla terronia people, autorità penosa?

Maristella Amisano, associato di Diritto penale presso il dipartimento di scienze aziendali e Giuridiche all’Università della Calabria era già saltata agli onori della cronaca cinque anni fa circa, perché sospesa dal rettore Gino Mirocle Crisci per “assenteismo”.

Un provvedimento preso da una lettera anonima, interessati anche altri colleghi “assenteisti,” ma per questi nulla è stato contestato. Sembrerebbe che la lettera anonima da parte di studenti, così dicono ma qualcuno smentisce, ha causato e forse causerà un boomerang all’interno dell’ateneo se si scoprono degli altarini massimali che per troppo tempo qualcuno ha messo a tacere, accademici docet.

Insomma, la parola di una docente di diritto contro quella di anonimi, ma fantasmi. Fonti di corridoio raccontano che ha saputo della sua sospensione solo dalla stampa, un provvedimento disciplinare solo nei suoi confronti come mai? mentre non è la sola ad avere le responsabilità del caso: possibile che un docente si assenta senza motivare o giustificarsi? Qualcuno potrebbe dire “ma lo ha già fatto”. Ma nonostante tutto non fece ricorso contro le istituzioni per salvaguardare l’ateneo, avrebbe fatto Kramer contro Kramer? Chissà se si sarà pentita di non aver impugnato quell’appello per difendersi, viste oggi le conseguenze.

Tutti sanno e tutti tacciono

Tutti sanno la vicenda su di lei e tutti tacciono. Due studenti dovevano laurearsi, con loro la docente ha seguito il percorso istruttivo seguendoli da fine novembre. Ma la prof sapeva che non sarebbe stata presente?

Molto prima delle sedute c’è una sua lettera formale che dice/chiede, che le sedute dei laureandi siano messe in determinati giorni a causa dei suoi impegni e spiega le ragioni. Ma dalla segreteria, a ridosso delle lauree, dicono che è impossibile. Il giorno resta il 24.

Perché poi non le hanno concesso di partecipare alle sedute di laurea? Un diritto assistere alle sedute; non è stata accolta perché non avvisata. Gli interrogativi tanti. Ma è uso comune l’applicazione del software antiplagio su tutte le tesi? era necessaria la presenza dei carabinieri e mettere a soqquadro famiglie in festa e una giovane della quale nessuno ha dato le generalità, ma che aveva scelto anche il prof della seduta, col quale relazionare la tesi. A detta di studenti che, intanto avevano visto la scena. Un giorno per la studentessa incredibile, forse indimenticabile.

Ma la tesi in questione non risulta copiata, “è risultata comprata”. Invece la Amisano poteva accorgersi che la tesi era copiata o comprata? Ma c’è anche da chiedersi se sono tutti affidabili i software che adottano gli atenei.

Questa piemontese forse rompe!

Ci saranno degli interessi che la cattedra venga liberata? Quale migliore occasione di ricalcare sullo stato precedente e denigrare la prof. Chi auspica a quel posto tanto sognato da tempo? Perché le irregolarità gravissime hanno fatto comodo e a tutti?

C’è una lettera che giustifica le sue assenze

Oggi compromessa di assenteismo bis, a dire da una stampa frettolosa, che avrebbe fatto bene a chiedere in maniera bipartisan anche la dichiarazione della stessa, senza sputare sentenze mediatiche infondate. Insomma, seduta di laurea interrotta e richiesto intervento dei carabinieri. Un caso che segna l’assolo del genere in Italia. I complimenti a chi vanno? Al Presidente della seduta naturalmente il quale dovrà rispondere a diversi quesiti. Intanto aspettiamo le dichiarazioni ufficiali del Rettore.