Roma, uccide Jack Russell del figlio gettandolo dal 7° piano


La Polizia ha arrestato un 44enne romano: ha anche aggredito gli agenti quando sono intervenuti

Roma, arrestato un uomo di 44 anni che ha ucciso il Jack Russell del figlio gettandolo dal 7° piano. L'uomo ha anche aggredito gli agenti quando sono intervenuti

“Tutte ste pagliacciate…è solo un cane!!”. Queste le parole che un 44enne romano ha rivolto agli agenti della Polizia di Stato che stavano confortando il figlio a cui aveva appena ucciso, lanciandola dal 7° piano, la sua cagnolina, una femmina di Jack Russell.

La chiamata, giunta al 112 NUE nel pomeriggio di ieri, riferiva di un uomo che aveva lanciato un cane dal 7° piano; i poliziotti intervenuti hanno subito individuato l’abitazione e sotto di essa, in un parco, hanno trovato un adolescente in lacrime che stringeva al petto la femmina di Jack Russell che il padre aveva di fatto ucciso.

Quando ormai si era formato un capannello di gente è arrivato l’uomo, che prima ha iniziato ad insultare gli agenti, poi ha colpito con calci e pugni i due poliziotti che cercavano di fermarlo.

La furia del 44enne è stata vinta, senza ulteriori conseguenze per nessuno, usando lo spray “al peperoncino” in dotazione alla Polizia di Stato.

L’uomo ha continuato però a colpire le auto della polizia e, dentro gli uffici del commissariato Esposizione, ha cercato di auto-lesionarsi. Gli agenti del Reparto Volanti e del commissariato Tor Carbone hanno accertato che nell’appartamento c’era un altro cagnolino della stessa razza.

I motivi del gesto sono ora al vaglio degli investigatori; la salma del Jack Russell è stata affidata agli operatori specializzati dell’AMA.

Brambilla: “Denunceremo il responsabile”

“Denunceremo per maltrattamento e violenza privata l’autore di questo inqualificabile gesto: la violenza è inaccettabile sempre, contro le persone e contro gli animali, e quest’ultima a maggior ragione se compiuta davanti ad un minore. Anche per questo chiediamo l’immediato intervento dei servizi sociali e al pm l’allontanamento del responsabile dal nucleo familiare”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento animalista, commentando l’arresto, a Roma, di un 44enne che ha gettato dal settimo piano il Jack Russell del figlio ed ha resistito agli agenti.

“Nel caso specifico – sottolinea l’ex ministro – l’episodio è aggravato dal fatto che una persona di minore età ha subito una violenza morale e psicologica, dalla quale durerà fatica a riprendersi. Bisogna riconoscere la pericolosità sociale di chi compie atti del genere, un individuo evidentemente violento tanto nei confronti degli animali quanto dei familiari: una volta di più, purtroppo, vediamo che le due cose vanno a braccetto. Chi è violento con gli animali è violento anche con gli esseri umani, soprattutto con i più deboli”.

“Proprio nei giorni scorsi – aggiunge l’on.Brambilla – è stato pubblicato il secondo rapporto sul maltrattamento animale in italia, a cura di Silvia Premoli e Giovanna Rossi, che, in mille pagine, raccoglie solo, e qui l’avverbio va sottolineato, i casi di maltrattamento riportati dalla stampa nazionale e locale o sul web. Non ci sono, né potrebbero esserci, gli infiniti casi mai denunciati o senza testimoni o semplicemente ignorati dalle cronache”.

“Anche così parliamo di circa 600 episodi gravi che molto spesso si concludono con la morte dell’animale, o degli animali coinvolti, e in buona parte restano impuniti perché non ne sono individuati gli autori. E’ una vera e propria epidemia di violenza, che impone non soltanto una riflessione culturale ma un intervento legislativo, come quello che da tempo propongo, per inasprire le sanzioni penali a carico di chi commette i reati di maltrattamento di uccisione di animali” conclude.