Dimore Storiche e Case della Memoria unite per la cultura


Firmato il protocollo tra le due associazioni per la diffusione della conoscenza culturale del patrimonio storico-artistico del Paese

Due voci, un solo obiettivo: far conoscere le meraviglie nascoste di cui il nostro Paese è ricco. Le Dimore Storiche e le Case della Memoria uniscono le forze

Due voci, un solo obiettivo: far conoscere le meraviglie nascoste di cui il nostro Paese è ricco. Le Dimore Storiche e le Case della Memoria sono pronte a lavorare in sinergia: è stato firmato infatti il protocollo di collaborazione che sancisce l’avvio della cooperazione fra le due realtà. Il documento è stato siglato da Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e Bernardo Gondi, presidente dell’Associazione Dimore Storiche sezione Toscana, con l’obiettivo di dare avvio a un coordinamento per la diffusione della conoscenza culturale del patrimonio storico-artistico del Paese.

“Questo proposito – spiegano il presidente e il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Adriano Rigoli e Marco Capaccioli – non riguarda soltanto le Case della Memoria e le Dimore Storiche ma passa anche dal rilancio, in chiave integrata, delle eccellenze turistiche, storiche, commerciali, agroalimentari, enogastronomiche, artigianali e del sistema urbano territoriale in cui sono collocate le realtà che fanno capo alle due associazioni”.

“Una collaborazione che nasce – sottolinea Bernardo Gondi, presidente della Sezione Toscana di ADSI – sulla coerenza di intenti e di sguardo. La conservazione e il mantenimento dell’immenso patrimonio delle dimore, che sono la prima particella del tessuto urbano e sociale, ha un forte valore etico e culturale condiviso dalle due Associazioni. Su queste fondamenta, la collaborazione non può che essere felice e feconda”.

“Un cammino collaborativo – si legge nel protocollo – che permetterà di stimolare la competitività e il posizionamento del sistema, offrendo, al contempo, a visitatori e consumatori la possibilità di vivere, in forma coordinata e complessiva, l’offerta di percorsi turistici integrati per il viaggiatore del terzo millennio”.

Il protocollo prevede diversi sbocchi di collaborazione. In primo luogo la promozione della rete di coordinamento, anche attraverso l’organizzazione di eventi pensati per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di conservare le collezioni, i ricordi e le opere di scrittori, artisti, storici e altri personaggi di rilievo. Si propone inoltre di realizzare percorsi turistici ad hoc tramite tour operator e individuare itinerari turistici, storico-artistici ed enogastronomici per valorizzare la rete e i territori. Infine, portare avanti progetti di collaborazione fra due o più soggetti del coordinamento italiano ed europeo e collaborare, o mettere in rete, associazioni analoghe, nazionali o internazionali, con particolare attenzione a quelle europee.

Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 67 case museo in 12 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi e Giulio Turci, Filadelfo e Nera Simi, Secondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, Marino Moretti, Augusto e Anna Maria Radicati, Mauro Giuliani, Carlo Mattioli, Lucio, Casimiro e Agata Piccolo di Calanovella e con il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi) e il Cimitero degli Allori a Firenze.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia.

Info: www.casedellamemoria.it

Associazione Nazionale Dimore Storiche

L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia.

Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese.

L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori.

Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.

www.adsi.it