La Polizia di Stato festeggia i 166 anni dalla fondazione


Il 10 aprile è un giorno speciale per la Polizia di Stato: si celebra infatti l’Anniversario della fondazione avvenuta nel 1852. Tutte le iniziative e i messaggi delle cariche istituzionali

Si celebra oggi, 10 aprile, il 166° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. A Roma e in tutte le altre città d’Italia sono diverse le iniziative in programma

Si celebra oggi, 10 aprile, il 166° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. A Roma e in tutte le altre città d’Italia sono diverse le iniziative in programma.

Nella Capitale le celebrazioni sono iniziate alle 9 con la deposizione di una corona al Sacrario dei caduti presso la Scuola superiore di Polizia.

Il ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il prefetto di Roma Paola Basilone, il questore Guido Marino, il capo della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza Enzo Calabria e il direttore della Scuola superiore di Polizia Anna Maria Di Paolo, hanno osservato un momento di raccoglimento in memoria di coloro che sono ricordati sulle lapidi.

La cerimonia alla Terrazza del Pincio

Alle 11, sulla Terrazza del Pincio, un reparto schierato, ha atteso l’arrivo del presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati, a cui ha reso gli onori. Lo schieramento, in rappresentanza degli oltre 98 mila uomini e donne della Polizia di Stato, fondata nel 1852, era composto da una compagnia di commissari, una di agenti, un’altra con gli uomini delle diverse specialità e da uno squadrone del Reparto a cavallo.

Poi l’attenzione si è spostata sul palco dove, alla presenza delle alte cariche dello Stato e delle autorità civili e militari, è stata data lettura al messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui sono seguiti il discorso del capo della Polizia Franco Gabrielli e del ministro dell’Interno Marco Minniti. La celebrazione è poi proseguita con la consegna delle onorificenze e delle ricompense: alla Bandiera della Polizia che ha ricevuto la Medaglia d’oro al Merito Civile per i risultati raggiunti dalla Polizia scientifica, ai poliziotti caduti in servizio, a quelli che hanno portato a termine importanti attività operative, agli sportivi olimpici e paraolimpici delle Fiamme Oro che hanno conseguito eccezionali risultati sportivi nel corso dell’anno. Terminata la premiazione lo schieramento ha lasciato il posto alla Banda Musicale della Polizia di Stato che si è esibita suonando un medley in onore di Ennio Morricone, presente sul palco, e “La marcia trionfale” dell’Aida.

In tribuna era presente anche una rappresentanza di funzionari della questura di Roma, che indossava, sugli abiti civili, la sciarpa tricolore quale simbolo della esclusiva missione del funzionario di pubblica sicurezza, chiamato a garantire la salvaguardia delle Istituzioni democratiche e il sereno e ordinato svolgimento della convivenza civile per l’esercizio delle libertà costituzionali e dei diritti dei cittadini.

Sul palco anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla sua costituzione.

Il cambio della guardia

Nel pomeriggio un reparto della Polizia, in uniforme storica, monterà la guardia al palazzo del Quirinale, la sede istituzionale della presidenza della Repubblica. Il cambio della guardia avverrà con una cerimonia sulla piazza del Quirinale scandita dalle note della banda musicale della Polizia di Stato. I musicisti, al termine della cerimonia, si esibiranno con alcuni brani del repertorio classico.

Le ricompense concesse nel 166° Anniversario della fondazione

166° anniversario della fondazione della polizia di stato

Hanno evidenziato straordinarie capacità professionali, determinazione operativa e senso del dovere non comuni: sono i poliziotti che in occasione del 166° Anniversario della fondazione della Polizia ricevono le onorificenze e le ricompense. La più alta onorificenza al merito civile, la medaglia d’oro, è stata concessa alla Bandiera della Polizia per l’ impegno e la professionalità con cui gli uomini e le donne della Polizia scientifica assicurano con passione e grande capacità d’innovazione, i servizi legati alla tutela dell’ordine pubblico, al contrasto della minaccia terroristica, e all’attività specifiche relative al fenomeno migratorio.

I poliziotti che hanno ricevuto le medaglie d’oro al Valor civile e al Merito civile si sono distinti per gesti spesso sconosciuti, quanto coraggiosi, e per molti di loro la strada è il luogo dove hanno trovato la morte. Chi durante un inseguimento chi per prestare soccorso in autostrada e altri ancora per correre a sedare una rissa, quasi tutti i riconoscimenti hanno come filo conduttore le nostre strade e autostrade dove la Polizia paga un alto tributo di sangue.

Tra questi, Antonino Crisafulli, ispettore superiore rimasto ucciso sull’autostrada A14, il 12 agosto del 2012, mentre prestava soccorso, libero dal servizio, ai componenti di un’autovettura capovolta nella corsia opposta.

Non mancano riconoscimenti a gesti coraggiosi di altro tipo come quello dell’agente scelto Salvatore Farinaro un ragazzo di 30 anni che nel 2010 è stato assassinato perché, fuori servizio, aveva preso le difese di tre ragazze molestate da due uomini.

Non mancano infine i riconoscimenti agli atleti della Polizia: quest’anno vengono premiati Francesco Bonanni, campione della disciplina di nuoto per salvamento e Riccardo Vernole assistente capo e allenatore della squadra azzurra di nuoto paralimpica.

Per tutti i medagliati, anche per quelli che hanno ricevuto delle promozioni per meriti straordinari hanno in comune l’aver reso onore all’uniforme della Polizia.

Minniti tra terrorismo, criminalità, immigrazione

Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha sottolineato oggi l'impegno della Polizia di Stato

“Nel 2017 si è registrato il più basso tasso di reati degli ultimi dieci anni”. Inizia dai dati il ministro dell’Interno Marco Minniti per sottolineare l’impegno della Polizia di Stato durante la cerimonia a Roma per i 166 anni della sua fondazione. Terrorismo, criminalità, immigrazione sono gli altri temi su cui si è soffermato il ministro.

“Con la minaccia del terrorismo l’Italia ha fatto i conti e con questa minaccia deve continuare a fare i conti. L’Italia ha affrontato questa sfida con determinazione, capacità d’intervento concreto su situazioni concrete, ma non si può mai dire mai. Avere sconfitto un terrorismo interno e mafioso soltanto con le armi della democrazia è un valore straordinario” ha detto Minniti. “Terrorismo e mafie costituiscono entrambe minacce alla democrazia, ha evidenziato. Se qualcuno se ne fosse dimenticato, in queste ore la vicenda di Limbadi ci ricorda drammaticamente cosa sia il terrorismo mafioso”. Per questo, spiega Minniti “da Ostia a Foggia non possono esserci zone franche e lo Stato non può arretrare nemmeno per un attimo”.

“Finito il sogno dannato del terrorismo che voleva farsi Stato – ha spiegato Minniti – resta la sfida più sfuggente, dai contorni meno definiti e più pericolosi: i combattenti stranieri che tornano e i lupi solitari che si autoinnescano, elementi di una rete la cui profondità e diffusione non sono note nemmeno ai capi di Islamic State”.

“Oggi il terrorismo, ammonisce il ministro, rimane la sfida più sfuggente e per questo difficilmente afferrabile, dai contorni indefiniti e per questo sempre più pericolosa”.

Sull’immigrazione “la sfida non è cancellare i flussi migratori, nessuno può farlo, ha detto Minniti, ma governare quei processi. Siamo al decimo mese consecutivo di diminuzione degli arrivi: fino ad oggi sono arrivate 95.600 persone in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un colpo terribile ai trafficanti di esseri umani”.

In conclusione, i ringraziamenti del ministro dell’Interno: “L’ultima parola del ministro che passa e che ha avuto il privilegio di lavorare con persone straordinarie è grazie, grazie, grazie”.

Il messaggio di Mattarella alla Polizia di Stato

Il 10 aprile è un giorno speciale per la Polizia di Stato: si celebra infatti l’Anniversario della fondazione avvenuta nel 1852

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 166° anniversario di costituzione della Polizia di Stato, ha ricevuto al Quirinale il dott. Franco Gabrielli, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Polizia di Stato e da alcuni familiari di poliziotti decorati. Mattarella, inoltre, ha inviato al Capo della Polizia, Direttore generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, il seguente messaggio.

Nella ricorrenza del 166° anniversario della fondazione, rivolgo alle donne e agli uomini della Polizia di Stato i sentimenti di gratitudine dell’intera comunità nazionale per l’opera svolta a presidio della libertà e della legalità. Nella sua esperienza al servizio delle istituzioni la Polizia di Stato ha saputo dare valore ai cambiamenti che, con la Repubblica, la hanno collocata a fianco dei cittadini ed oggi può affrontare le sfide della complessità con moderni assetti organizzativi e un patrimonio di culture, competenze, metodologie in continuo affinamento. Ai livelli raggiunti nelle più avanzate tecniche operative e investigative si è dato riconoscimento con il conferimento della Medaglia d’oro al Merito Civile alla Polizia scientifica per l’attività svolta dal 1903 ad oggi. L’azione di prevenzione e contrasto della minaccia terroristica, condotta in costante sinergia anche con gli altri comparti interessati a livello nazionale e internazionale, ha potuto così avvalersi dell’impiego di modelli, tecnologie e strumenti di alto livello, significativi anche per garantire la sicurezza degli spazi cibernetici e reprimere i nuovi delitti che vi si perpetrano, da quelli più vili ai danni di deboli e minori a quelli particolarmente insidiosi e sofisticati contro l’economia, la fede pubblica, la sicurezza di istituzioni e aziende. Rinnovando la sua vocazione alla prossimità, la Polizia si rende oggi vicina e accessibile al cittadino anche in rete, come ha saputo esserlo storicamente in strade, città, stazioni, aeroporti. Allo stesso modo, nei servizi finalizzati alla garanzia del normale dispiegarsi della vita quotidiana così come al regolare e ordinato svolgimento di eventi e manifestazioni pubbliche, l’azione delle donne e degli uomini della Polizia di Stato assicura le condizioni per il pieno esercizio delle libertà costituzionali. La gestione dei fenomeni migratori che interessano il nostro Paese vede impegnata la Polizia di Stato a tutelare i diritti delle persone e delle comunità, facendo prevalere il pieno rispetto della legalità da parte sia di chi è accolto, sia di chi accoglie, contrastando ogni forma di violenza, sfruttamento o discriminazione. In questa giornata rivolgo un pensiero particolare alle famiglie degli appartenenti alla Polizia di Stato che, ogni giorno, con silenziosa e coinvolta trepidazione, ne sostengono gli sforzi e, condividendone le preoccupazioni, partecipano anche dell’orgoglio del servizio al bene comune. Nel rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la vita nell’assolvimento del dovere, rinnovo a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato sentimenti di apprezzamento e affettuoso augurio”.