INGV: sequenza sismica nell’Italia centrale si è intensificata


L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato nell’ultimo mese un incremento di sismicità nella zona a sud di Camerino

La sequenza sismica che da ormai quasi due anni non dà tregua all'Italia centrale si è intensificata nell'ultimo mese a sud di Camerino con terremoti di magnitudo fino a 4.0

La sequenza sismica che da ormai quasi due anni non dà tregua all’Italia centrale si è intensificata nell’ultimo mese a sud di Camerino con terremoti di magnitudo fino a 4.0. È quanto spiega l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nell’ultimo aggiornamento sulla sequenza sismica, continuamente monitorata.

“In questi ultimi 30 giorni la zona a sud di Camerino, in provincia di Macerata, è stata interessata da un incremento di sismicità con terremoti che hanno raggiunto valori di magnitudo (Mw) pari a 4.0 il 4 aprile alle ore 4.19 italiane. Tali eventi rientrano nella sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0, avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (RI) e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5” si legge nella nota.

“La sequenza sismica si è gradualmente sviluppata, interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un’area di 1200 km2, estesa per circa 80 km in direzione NNW-SSE e larga circa 15-20 km, dalla provincia di Macerata, nelle Marche, alla provincia dell’Aquila, in Abruzzo. La zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si era attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo Mw 5.4 e magnitudo Mw 5.9 e quello di magnitudo Mw 6.5 del 30 ottobre 2016” conclude l’INGV.

L’ultima forte scossa è stata registrata pochi giorni fa a L’Aquila, che il 6 aprile ha commemorato le vittime del tragico sisma di nove anni fa.