Bambina di 4anni muore per otite: Lorenzin invia gli ispettori


Sotto accusa i medici di due ospedali che per un mese non l’hanno ricoverata: la piccola è deceduta ieri agli Spedali Civili di Brescia

Una bambina di quattro anni è morta a Brescia ieri pomeriggio per le conseguenze di un’otite. Per un mese non era stata ricoverata: la ministra Lorenzin invia gli ispettori

Una bambina di quattro anni è morta a Brescia ieri pomeriggio per le conseguenze di un’otite. I genitori, alla luce dei sintomi, nelle scorse settimane l’avevano portata sia all’ospedale di Manerbio che alla casa di cura Poliambulanza, ma in entrambe le strutture i medici aveva scartato l’ipotesi del ricovero. Febbre e male al collo che andavano avanti da più di un mese, riferisce l’agenzia Dire, ma che nessuno dei medici che l’aveva visitata, fino alla fine, è stato in grado di “leggere” come sintomi di una pericolosa infezione ad un orecchio.

Sabato, dopo un brusco peggioramento, la bambina è stata nuovamente accompagnata dai genitori alla Poliambulanza. Ancora una volta il verdetto è stato ‘dimissioni’ e allora i genitori si sono rivolti all’ospedale Civile di Brescia, dove la situazione è apparsa gravissima. La bambina è stata portata in Rianimazione ma ieri è morta.

La bambina viveva con i genitori nel paesino di Gottolengo e ieri sera, su Facebook, la Scuola dell’infanzia che la piccola frequentava ha postato una foto di una candela accesa lanciando un messaggio di cordoglio per salutare il “piccolo angelo”.

Intanto, “a seguito di quanto riportato dagli organi di informazione in merito al decesso di una bambina di quattro anni, inizialmente visitata all’Ospedale di Manerbio e successivamente presa in carico presso gli Spedali Civili di Brescia il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio della task force presso le strutture coinvolte per accertare quanto accaduto” si legge in una nota del Ministero della Salute.

Della Task force fanno parte, tra gli altri, esperti dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute.