Crollo mura San Gimignano: Mibact si attiva per il restauro


Vertici del Ministero dei beni culturali attivati per la verifica dei danni e l’elaborazione di un progetto di recupero e restauro in collaborazione con Comune e Soprintendenza

Dopo il crollo di un tratto delle mura medievali di San Gimignano, in provincia di Siena, i vertici del Mibact si sono prontamente attivati per verificare l'entità dei danni ed elaborare un progetto di recupero e restauro

Dopo il crollo di un tratto delle mura medievali di San Gimignano, in provincia di Siena, i vertici del Mibact si sono prontamente attivati per verificare l’entità dei danni. A renderlo noto è il segretario generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Carla Di Francesco.

Il Mibact spiega anche di essere in costante contatto con il Sindaco del borgo medievale, Giacomo Bassi, e la Soprintendenza belle arti archeologia e paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo per elaborare al più presto un progetto di recupero e restauro del manufatto.

Il crollo delle mura è avvenuto ieri pomeriggio e ha interessato un tratto di circa 15 metri per un’altezza di circa 6 metri, sul lato Est. “Sul terreno soprastante, nell’ex orto del carcere, sono emerse delle fenditure nel terreno che probabilmente, nelle scorse settimane, hanno fatto da convogliatori naturali di acqua nel medesimo punto che poi ha ceduto” ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook il Sindaco di San Gimignano.

I Vigili del fuoco, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno impiegato diverse ore per verificare che il crollo e le macerie non avessero travolto delle persone. In seguito è stata fatta una lunga valutazione tra tecnici e Vigili del Fuoco per scongiurare ulteriori crolli e mettere in sicurezza la zona ed anche le abitazioni circostanti.

“Ogni valutazione sulla dinamica è comunque prematura e domani (oggi, ndr), con i tecnici e con gli esperti della Soprintendenza, saranno fatti ulteriori approfondimenti. Per oggi è sufficiente l’amarezza di ciò che è successo, la paura che l’esito potesse essere ben più grave e l’indignazione per il fatto che la cura di un patrimonio così esteso, fragile, ma al contempo famoso e celebrato nel mondo, non può gravare solo sulle spalle delle comunità locali che, seppure con bilancio sani e ordinati, debbono investire anche sulla qualità della vita dei propri cittadini (come stiamo facendo con gli interventi, per esempio, sulle scuole, sulle strade, sul socio-sanitario, sui cimiteri, ecc.) e non possono farsi carico dei costi di manutenzione di un patrimonio così ampio, stanti poi i vincoli di bilancio che strozzano la capacità d’investimento e di utilizzazione piena delle risorse esistenti” si legge ancora nel post.

“Un grazie alla Polizia Municipale, agli operai manutentori ed ai tecnici del Comune, ai Vigili del Fuoco, alle persone abitanti nella zona ed a tutti i colleghi Sindaci ed amministratori che mi hanno chiamato esprimendo solidarietà ed offrendo aiuto” conclude il sindaco di San Gimignano.